Consiglio regionale del Lazio: discriminato un collega. Protesta Stampa Romana

Senza Bavaglio
Roma, 2 maggio 2022

Il fiduciario uscente del Consiglio regionale del Lazio, Michele Cardulli, scaduto dal 26 febbraio 2021, ha recentemente convocato un’assemblea per l’elezione di un nuovo Fiduciario, escludendo però un collega da qualche mese in servizio presso uno degli organismi autonomi del Consiglio, il Garante dei detenuti, e così riducendo da sei a cinque la base elettorale.

Nonostante il parere dell’Associazione Stampa Romana che riconosceva a tale collega l’elettorato attivo e passivo, l’assemblea per l’elezione del nuovo fiduciario si è svolta ugualmente senza che il collega, Ugo degl’Innocenti, in servizio presso il Garante dei detenuti fosse convocato.

Vi hanno partecipato solo in tre, perché due colleghe che avevano chiesto correttamente la convocazione dell’intero corpo elettorale non si sono presentate: oltre al fiduciario uscente, i due membri della commissione elettorale, Andrea Di Ianni e Luca Sabatano. Così, Cardulli è stato rieletto fiduciario con tre voti (di cui uno il suo, sic!), all’unanimità.

Trattandosi di un ambito in cui non è applicato il contratto giornalistico, la questione del riconoscimento del fiduciario è tutta interna all’Associazione Stampa Romana.

Questa la risposta del suo segretario, Lazzaro Pappagallo del 27 aprile 2022: “Ieri abbiamo ricevuto il verbale dell’elezione del fiduciario del Consiglio regionale del Lazio. Ne prendiamo atto ma non riconosciamo la legittimità e la validità del voto. La figura del Fiduciario è tipica del contratto privatistico Fnsi-Fieg. Come sapete questo contratto non si applica nel vostro ufficio. Pertanto, non esiste una legittimazione formale all’individuazione e al riconoscimento di un Fiduciario di redazione, dovendosi richiamare le regole della rappresentanza sindacale del pubblico impiego”.

“Per anni Stampa Romana – prosegue il messaggio di Pappagallo – ha riconosciuto la figura del Fiduciario o dei Comitati di redazione all’interno degli uffici stampa degli enti pubblici, perché è giusto rivendicare per i giornalisti pubblici un contratto ad hoc. Rivendichiamo la scelta e la sosteniamo con un riconoscimento concreto e materiale. Ma questo riconoscimento passa dal rispetto delle regole che l’Associazione si è data per individuare il corpo elettorale attivo e passivo”.

“Nel vostro corpo elettorale di cinque persone – sottolinea il segretario di Stampa Romana – è stato escluso un collega assunto dall’ufficio ma in servizio dal Garante dei detenuti. Il collega ha sollevato al nostro ufficio sindacale la questione di legittimazione a votare per la sua struttura di assunzione e il Parere legale ha riscontrato analogia con quanto previsto dall’articolo 4 del nostro regolamento per l’elezione dei Fiduciari e dei Cdr. Sappiamo che questa interpretazione non è stata accolta né è stata investita l’Associazione della questione da parte del Fiduciario o del seggio elettorale. Dunque, il collega non è rientrato tra gli aventi diritto al voto”.

Pertanto, per le ragioni richiamate – conclude Pappagallo – Stampa Romana non riconosce la validità delle elezioni, non registra il Fiduciario e non trasmetterà al Consiglio la nomina per la tutela sindacale. L’Associazione – conclude Pappagallo – continuerà nelle sedi deputate e nei tavoli di confronto con l’amministrazione ad esercitare le funzioni di rappresentanza delle giornaliste e dei giornalisti in servizio, chiedendo il rispetto di leggi e di norme in vigore”.

Senza Bavaglio esprime apprezzamento per la corretta e puntuale presa di posizione dell’Associazione Stampa Romana. Senza Bavaglio è intervenuto più volte, per denunciare le ingerenze della politica nell’attività di informazione nel Consiglio regionale del Lazio e il tentativo di giungere all’elezione di un fiduciario modificando arbitrariamente la base elettorale non può che destare sospetto.

Tanto più che in Consiglio regionale il personale giornalistico continua a essere sotto ordinato a dirigenti amministrativi non giornalisti, espressione della politica, come nel caso dell’Area relazioni con il pubblico, comunicazione, stampa, alla cui direzione è Barbara Dominici, capogruppo nel Consiglio comunale di Trevignano romano di una lista civica promossa dal Pd e candidata alle ultime primarie per la segreteria del Pd del Lazio.

Affinché sia garantita trasparenza, imparzialità e correttezza dell’informazione, Senza Bavaglio ritiene indispensabile che nel Consiglio regionale del Lazio si giunga quanto prima alla nomina di un capo ufficio stampa iscritto all’Ordine dei giornalisti, come prevede la legge 150 del 2000 in materia d’informazione e comunicazione nella pubblica amministrazione, e come chiedono da anni anche l’Associazione Stampa Romana e l’Ordine dei giornalisti del Lazio.

Senza Bavaglio
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