I ridicoli lamenti del vicepresidente Casagit, Gianfranco Giuliani, contro Senza Bavaglio

Massimo Alberizzi
Nairobi, 10 giugno 2019

Caro Gianfranco,

Mi raccontano alcuni amici e colleghi che, durante una riunione della delegazione lombarda dei delegati Casagit, ti saresti lamentato della presenza di estranei nella stanza della Casagit al piano terreno dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, a Milano.

Gianfranco Guliani (a sinostra) e Daniele Cerrato, presidente della Casagit

Dapprima ho pensato: “Ohibò, non è possibile che abbia pensato a me e a quanti dell’opposizione si appoggiano raramente in quella stanza. Noi non siamo degli estranei, anche perché la Casagit, alla quale siamo iscritti, versa un contributo alla ALG (circa 222 mila euro l’anno) e noi in qualche modo partecipiamo a quel contributo”. Poi mi sono ricreduto: “Sì, Gianfranco si riferiva proprio a me e a quanti dell’opposizione si sono visti in quella stanza”.

Quindi fattene una ragione: siamo tutti colleghe e colleghi iscritti alla Casagit, non siamo estranei.

Sai, c’è qualcuno che sicuramente invecchiando perde un po’ di lucidità – e tra questi non dubito che potrei esserci io. Ma ti ricordo che qualcuno – sfidando con successo la natura – nasce già vecchio e nella nostra categoria, purtroppo ce ne sono tanti e non vorrei annoverare anche te tra questi: livoroso, astioso e un po’ vendicativo.

Già perché questo tuo reclamo è stato letto come una ripicca nei miei confronti, nei confronti di Senza Bavaglio e di tutta l’opposizione in genere, cioè quelli che pensano con la propria testa rifiutandosi di omogeneizzarsi al pensiero unico.

Giafranco Giuliani

Perché vedi, noi se entriamo qualche volta nella stanza di Costantino Muscau – che non dimenticarlo è il nostro fiduciario, eletto con i nostri voti di lombardi, con il suo permesso, ovviamente – non andiamo a giocare a carte o a parlare di Calcio ma a cercare di risolvere i problemi dei colleghi e rafforzare una professione che sta affondando.

Ah, già, dimenticavo: mi pare che tu eri d’accordo con questa visione dei fatti quando ti sei fatto appoggiare dalle nostre correnti per essere eletto in Casagit e noi ti abbiamo anche Gappoggiato. Hai ragione siamo stati un po’ rimbambiti e quindi stupidi.

Lo so che nel nostro mondo i voltagabbana sono molti (che si fa per una poltrona!) e di questo – stavolta – ce ne siamo fatti una ragione anche noi. Consolati, non sei il primo e certamente non sarai l’ultimo. Molti di quelli che sentono il loro scranno scricchiolare – dopo aver esercitato il potere con arroganza – cercano di saltare sul carro del vincitore: mi dispiace Gianfranco: per te – e per quelli che si sono comportati come te – non ci sarà posto.

Come diceva spesso Giorgio Santerini, la riconoscenza è il sentimento del giorno prima. Aveva ragione e forse – mi viene ora in mente con questa storia – pensava a te.

In conclusione, cerca di capire che noi siano tutti qui per il bene dei colleghi, della categoria, della nostra professione. E lo facciamo gratis. A proposito, ci vuoi dire a quanto ammonta il tuo compenso come vicepresidente della Casagit? Sarebbe bene che invece di negare l’agibilità sindacale a qualcuno, pensassi un po’ alla trasparenza e quindi a rendere pubblico (anche sul web) l’ammontare del corrispettivo che ti versiamo noi che tu consideri “estranei”.

Sono certo che, dopo, entro una settimana ci darai una risposta.

Un saluto divertito
Massimo

 

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