Faremo della Lombarda il vostro sindacato
Fateci vincere e vi dimostreremo che si può cambiare
Solo ora, in campagna elettorale, i sindacalisti al governo stanno facendo tutto quello che chiedevamo noi di Senza Bavaglio, per esempio portare la Mondadori in tribunale. Troppo tardi chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.
La causa contro la Mondadori andava fatta immediatamente, come ha sollecitato più volte Senza Bavaglio. La Lombarda l’ha fatta ora (quando perfino il trasloco dei giornalisti è già avvenuto) e rischia di trasformarsi in un boomerang. Ora si potrebbe anche perdere e una sentenza avversa autorizzerà i sindacalisti a sostenere che “le cause non si devono fare perché si perdono”. Certo, si perdono quando si è testardi e non si vuole intentarle al momento giusto. Ma a loro interessa solo il risvolto elettoralistico della faccenda, non il futuro dei colleghi.
Finora vi hanno ingannato, come hanno raccontato bene Massimo Borgomaneri e Valerio Boni.
E’ proprio il tempo a farci capire con chi abbiamo avuto a che fare
Il nostro impegno per i prossimi quattro anni è che il giornalismo, tutto il giornalismo, online e offline, “serio” e “leggero”, riconquisti consensi presso l’opinione pubblica. Il nostro impegno è consegnare nel 2022 un giornalismo più forte e credibile a chi verrà dopo di noi. Se saremo eletti vi garantiamo che:
- Pretenderemo completa trasparenza sul Contratto che si va a ridiscutere.
- Faremo muovere il sindacato nel territorio per far emergere il nero, il sommerso e il lavoro abusivo che stanno uccidendo la nostra professione.
- Cancelleremo i Co.Co.Co. dal lavoro giornalistico dove resteranno solo le figure previste dal contratto. Chi è precario deve essere stabilizzato, chi è freelance deve ricevere compensi degni della propria professionalità.
- Per i piccoli e piccolissimi editori verranno cercate soluzioni che permettano loro di vivere. Tenendo presente però che anche chi lavora per loro deve poter vivere dignitosamente.
- Faremo in modo che l’Equo compenso sia veramente equo e non iniquo.
- Non si avrà più diritto a stipulare nuovi contratti a termine se i vecchi non saranno stabilizzati.
- Ci impegneremo affinché vengano inquadrati come articolo 1 i colleghi che fanno un lavoro da articolo 1. Questo anche per salvare INPGI e Casagit.
- Non permetteremo che colleghi contrattualizzati chiedano all’editore di ridurre il loro stipendio. Le contrattazioni individuali configurano comportamento antisindacale. Mai più soli davanti agli editori.
- Non permetteremo vendite fittizie e mascherate, come è accaduto – con il tacito consenso del sindacato – alle testate della RCS e della Mondadori.
- Non daremo il benestare del sindacato a stati di crisi finti che hanno il solo scopo di sbarazzarsi di posti di lavoro.
- Difenderemo il diritto d’autore di giornalisti, fotogiornalistici e grafici. L’opera dell’ingegno è inviolabile e ogni riproduzione va retribuita.
- I pagamenti ai collaboratori dovranno avvenire come prevede la legge in 30 giorni dalla prestazione. Non saranno tollerati ritardi.
- Gli articoli richiesti vanno pagati anche se non pubblicati. Il sindacato avrebbe dovuto capirlo che il lavoro va retribuito. Sempre e in ogni caso.
- Vanno respinte le cause temerarie il cui fine non è quello di ristabilire la verità ma di zittire e umiliare i giornalisti.
La bugia e l’inganno hanno una data di scadenza e tutto alla fine si scopre. Nel frattempo la fiducia muore…e per sempre.
VOTACI, SE VUOI CAMBIARE. VOTA SENZA BAVAGLIO PER ESSERE DIFESO
RICORDA: O SENZA BAVAGLIO O SENZA LAVORO!
SCEGLI I CANDIDATI DELLA LISTA SENZA BAVAGLIO E INDIPENDENTI
ANCHE PER I DELEGATI AL CONGRESSO, ALTRIMENTI LA FNSI DIVENTERA’:
Federazione Nazionale Senza Impiego
Senza Bavaglio il giornalista è libero!
Gli altri con la FIEG, Noi Senza Bavaglio!
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