Mariagrazia Molinari: “Questo sindacato ha firmato accordi che non tutelano più nessuno”

Speciale per Senza Bavaglio
Mariagrazia Molinari
Milano, 27 novembre 2018

Tornano le elezioni per il sindacato dei giornalisti. Brutto momento. Perché questo sindacato ha firmato contratti d’impianto stra-superato, che non rispondono alla velocissima evoluzione dei modi di fare informazione e che ormai non proteggono più nessuno. Contratti poveri, anzi poverissimi. Senza compensazione alcuna.  Perché questo sindacato  ha svenduto le regole, ha consentito la violazione dei presìdi che difendevano la professionalità dall’assalto di editori sempre meno puri e politici sempre più arroganti. Questo sindacato ha firmato stati di crisi e/o di riorganizzazioni aziendali sui quali ci sarebbe molto da discutere. Questo sindacato non si è accorto che il cambiamento dei meccanismi dell’informare poteva essere l’occasione per dare respiro alla categoria. Questo sindacato non ha difeso il bene primario di chi fa informazione: la dignità.

Ho guardato le liste sia per la Lombarda sia per la FNSI e ho notato migrazioni  di colleghi da una componente all’altra, mai registrate prima.  Ritengo che questo rimescolamento delle carte, sorprendente, sia l’unico segno di residua vitalità per il sindacato. Qualcuno, per fortuna, ci crede ancora.

Affido queste righe a Massimo Alberizzi che mi ha sollecitato ad esprimere un mio parere. A lui, a Simona Fossati, animatori di Senza Bavaglio, chiedo di ascoltare sempre e con grande attenzione i “nuovi” colleghi “con la schiena dritta”, confluiti per la prima volta nel loro Movimento. Sono un bene prezioso. E vorrei suggerire di cercare il colloquio anche con altri colleghi – anch’essi della categoria “schiena dritta” – che sono approdati in altre liste.  Potrebbe nascere qualcosa di buono. Agli appassionati delle poltrone, sarà opportuno riservare uno strapuntino.

Mariagrazia Molinari
ex presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti

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