da Milano Finanza
Andrea Montanari
Milano, 20 settembre 2017
I ricavi crescono ma l’ebitda (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization – utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti, cioè il margine operativo lordo, ndr), anche per questioni di periodicità del business, e la quota di mercato calano. Per questa ragione, Mondadori , numero 1 del mercato italiano del libro, avvia un processo di razionalizzazione interna volto al taglio di costi strutturali e al miglioramento dei margini del business. La casa editrice presieduta da Marina Berlusconi e guidata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri ha definito in questi giorni il riassetto interno che prevede la fusione per incorporazione delle controllate Sperling&Kupfer, Edizioni Piemme e del business trade della Rizzoli Libri.
L’operazione, come emerge dai documenti consultati da MF-Milano Finanza, è stata approvata dall’assemblea straordinaria della società di Segrate lo scorso 14 settembre e sarà effettivo a partire dal prossimo mese di gennaio. L’intenzione di Mauri è ottimizzare l’intero processo produttivo e industriale dell’area libri e soprattutto di tagliare ancora i costi strutturali, in particolare quelli legate alla gestione amministrativa (dai vari organi societari alle strutture interne duplicate). Anche perché, come è emerso dai conti relativi al primo semestre della Mondadori , il business dei Libri risente ancora del processo d’integrazione di Rcs Libri e delle possibili sovrapposizioni di mercato.
Perché se i ricavi complessivi sono saliti a 187,9 milioni (+10,4% rispetto al dati al 30 giugno 2016) è altrettanto vero che l’ebitda è sceso da 9,5 a 5,7 milioni (-40%), mentre la quota di mercato nell’area trade è diminuita dal 28,8% al 28,1%.
Va detto che, come specificato dal gruppo nella relazione semestrale, il calo dei margini è legato alla stagionalità, in particolare il primo trimestre dell’anno, del business della scolastica di Rcs . Anche perché nel frattempo, da quel che si apprende, pare che in questi mesi estivi i numeri e le percentuali siano già in miglioramento. A ciò va aggiunto che per la stagione autunnale sono attesi autori di richiamo e di grande mercato quali Ken Follett, Dan Brown e John Green, oltre agli italiani Fabio Genovesi, Benedetta Parodi, Aldo Cazzullo, Gianrico Carofiglio, Alessandro D’Avenia e Fabio Volo.
Advertisement
Mentre sul fronte strutturale, la riorganizzazione manageriale interna che ha definito nei mesi scorsi l’ad di Mondadori Libri, Enrico Selva Coddé, e che ha visto il rientro a Segrate di Stefano Magagnoli che è andato ad affiancare Michele Rossi, Rossella Bianchi, Manuela Galbiati e Federica Magro, ha portato all’uscita dal gruppo di Luca Ussia (passato a La nave di Teseo), Sabrina Annoni e Giovanni Dutto (approdati in Harper Collins Italia, guidata da Laura Donnini, già a capo di Rcs Libri), di Ottavio Di Brizzi (a Marsilio) e Stefano Izzo (a Deaplaneta), oltre a Frida Sciolla (a Giunti Editore).
Questo riassetto interno all’area della libri ha provocato qualche preoccupazione a livello sindacale.
In questi giorni, infatti, i rappresentanti dei dipendenti della Mondadori Libri hanno avuto i primi incontri, per ora interlocutori, con il management della società per capire se ci possano essere ulteriori sviluppi nella direzione della razionalizzazione in termini di forza lavoro. La procedura di semplificazione strutturale interna alla società di Segrate arriva a un anno di distanza da quella definita nell’area digitale dopo quella definita con Banzai Media.
Andrea Montanari
Rcs cerca l’accordo con Gems-Feltrinelli per i libri
da Milano Finanza
Andrea Montanari
I libri allegati al Corriere della Sera per anni hanno sostenuto i conti di Rcs Mediagroup. Una soluzione che ora Urbano Cairo vuole tornare a sperimentare, anche se il business librario è sempre stato marginale per la Cairo Communication. A un anno e mezzo dal closing della cessione di Rcs Libri alla Mondadori (operazione definita nell’ottobre 2015), il numero 1 della casa editrice di via Rizzoli è pronto a rilanciare la sfida.
Così, come rivelato ieri da Libero, sta per definire il lancio dell’attività di pubblicazione dei libri. Il brand sarà Solferino per rafforzare l’unione con il quotidiano diretto da Luciano Fontana. Rcs avrà la possibilità di portare sul mercato fino a 100 titoli all’anno: si tratta di un numero rilevante, visto che la sola Feltrinelli, per fare un esempio, propone circa 250 novità su base annua.
Cairo dovrà trovare un distributore e, vista la composizione del mercato, è plausibile che cerchi un accordo con il polo Mauri Spagnol-Feltrinelli, vero competitor di Mondadori. Ma c’è chi non esclude che Rcs possa comprare La nave di Teseo (ha rilevato la Baldini&Castoldi), la casa editrice promossa da Elisabetta Sgarbi (ex Bompiani) e partecipata dagli eredi di Umberto Eco, da Piergaetano Marchetti (già presidente di Rcs), Giacaanda Caracciolo Falck, azionista del gruppo Gedi (Repubblica-Stampa), Furio Colombo, Natalia Aspesi e il banchiere Guido Maria Brera. Ovviamente, a firmare i libri saranno principalmente i giornalisti del CorSera a esclusione di Massimo Gramellini (Longanesi), forse gli ex direttori Ferruccio de Bortoli e Paolo Mieli e magari autori de La nave di Teseo. Irraggiungibile invece Roberto Saviano: la Feltrinelli non lo molla.
Andrea Montanari
Leave a Comment