“Libero” e “Il Tempo”, titoli che incitano all’odio razziale: appello alla magistraura

Senza Bavaglio
Roma, 6 settembre 2017

I quotidiani “Libero” e “Il Tempo”  sono oggi in edicola entrambi con una prima pagina (vedi foto) che non solo strumentalizza e manipola una notizia, ma incita al razzismo facendo pura disinformazione. Immediata la presa di posizione di associazioni e singoli giornalisti. Anche il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Nicola Marini, e il presidente e il segretario generale del sindacato dei giornalisti, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, hanno immediatamente espresso una netta condanna. 

Di seguito pubblichiamo integralmente il comunicato di Nobavaglio, A mano disarmata e articolo 21.

Le Associazioni “Articolo 21”, “A mano disarmata”, “Progetto diritti” e la “Rete Nobavaglio” hanno dato mandato ai loro legali di studiare la possibile presentazione di un esposto-denuncia alla magistratura contro i quotidiani Libero e Il Tempo per violazione della legge 25 giugno 1993, n. 205 che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali; nonché per violazione dell’articolo 658 del Codice Penale (procurato allarme).

Nel numero in edicola oggi 6 settembre 2017, il quotidiano diretto da Vittorio Feltri e Pietro Senaldi titola: “Dopo la miseria portano malattie” e il catenaccio dello stesso titolo “Immigrati affetti da morbi letali diffondono infezioni…”. Allo stesso modo il quotidiano romano in edicola oggi titola: “”Ecco la malaria degli immigrati”. Titoli e sommari prendono spunto da un’ipotesi tutt’altro che dimostrata e che invece viene data per certa e non trovano riscontro in notizie accertate, né per altro si possono configurare come “opinioni” affermando la fattualità di accadimenti mai avvenuti.

Come cittadini, prima ancora che come professionisti dell’informazione, siamo per la libertà di espressione tutelata dall’articolo 21 della nostra Costituzione, ma siamo anche per il rispetto delle leggi (previsto anche dall’articolo 21 che recita: “La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni”) e soprattutto siamo a favore di una libera informazione che tuteli il bene primario della democrazia: la verità.
Chiediamo a cittadini, associazioni e forze politiche di unirsi a noi in questa battaglia di civiltà.

A mano disarmata
Rete Nobavaglio pressing – Liberi di essere informati

I due quotidiani del 6 settembre 2017 aprono con titoli e articoli senza riscontro

Hanno già aderito tra gli altri: Amnesty International Italia; Senza Bavaglio – Centro studi per il giornalismo; Italians For Darfur; Move On Italia…
Antonella Napoli; Paolo Butturini; Massimo Alberizzi, Pino Nicotri, Ugo Degl’Innocenti, Carlo Picozza, Costanza Troini, Tiziana Ciavardini, Marino Bisso; Arturo Salerni; Fabio Anselmo; Medea Garrone, Simona Fossati, Vanna Palumbo, Guido D’Ubaldo; Natalia Lombardo; Rosario Coco; Roberto Mastroianni; Silvia Resta; Loredana Taddei; Giannetto Baldi; Valeria Biotti; Emilio Orlando; Vittoria DeMatteis; Marco Favale; Shukri Said;Morena Mancinelli; Andrea Ferro; Angela Pansardi; Elisa Di Salvatore; Beatrice Curci; Maria Giovanna Faiella; Claudia Fellus; Cristina Cosentino; Viola Giannoli; Max Civili; Maria Teresa Laudati; Diana Formaggio; Anna Spoltore; Leslie Leonelli; Claudia Fellus; Elisabetta Palmisano;Franco Lepore; Valerio Tripi; Loredana Taddei; Marco De Risi; Massimo Marciano; Marta Bonfanti; Francesca Della Giovanpaola; Marco Quaranta; Francesca De Seta; Laura Aprati; Maria D’Amico; Luisa Betti Dakli; Stefano Corradino; Adriana Spera; Rossella Lamina; Elisabetta Cannone … ( La lista è via via in aggiornamento )

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