Dal 6 gennaio 2012, tutti i pensionati della Gestione Separata che continuano l’attività professionale sono obbligati a iscriversi di nuovo all’INPGI 2 (a decorrere dal primo gennaio) e a pagare i contributi previdenziali.
Entrano infatti in vigore le disposizioni introdotte dall’art. 18, comma 11, del Decreto legge n. 98 del 6 luglio 2011, in materia di tassatività dellobbligo assicurativo, anche per i pensionati, iscritti negli albi, che percepiscono redditi derivanti dallo svolgimento dellattività professionali.
Come spiega il comunicato dellINPGI: Il legislatore è intervenuto per dirimere il contenzioso instauratosi tra lInps e i liberi professionisti pensionati. Contenzioso che aveva ad oggetto la richiesta da parte dell’Inps medesimo del versamento contributivo sui redditi conseguiti a seguito della prosecuzione dellattività lavorativa in forma autonoma, in quanto non assoggettati a contribuzione presso il proprio ente previdenziale di categoria.
La pioggia di cartelle esattoriali da parte dell’Inps, caduta non solo sui pensionati Inpgi 2, ma anche sui pensionati di altre Casse privatizzate, i cui statuti, come il nostro, non prevedevano lobbligatorietà di versamenti contributivi una volta in pensione, aveva scatenato panico tra gli iscritti e la reazione immediata delle Casse, per trovare una soluzione al problema in tempi rapidi.
A questo punto si chiude una vicenda spinosa. Il Comitato Amministratore ha deciso però di applicare il minimo della contribuzione previdenziale previsto dal legislatore, il 50 per cento del contributo attuale. Quindi tutti i liberi professionisti, già pensionati Inpgi 2, dovranno, se non lo hanno ancora fatto, iscriversi subito alla Gestione Separata INPGI, scaricando lapposito modulo dal sito:
http://www.inpgi.it/?q=node/471
La quota a carico degli iscritti sarà del 5 per cento calcolato sui redditi netti. Resta invariata la rivalsa del 2 per cento sul lordo, contributo integrativo a carico dei committenti.
La norma vale anche per chi percepisce pensione da altri Enti e ha redditi da lavoro autonomo giornalistico.
Non si tratta comunque di contributi andati perduti: infatti ogni due anni, su richiesta dellinteressato, si trasformeranno in unintegrazione della pensione in corso.
Oppure, nel caso si smetta lattività professionale, e non si abbiano raggiunto cinque anni di versamenti, i contributi verranno restituiti dall’Istituto con gli interessi maturati.
Per chi invece ha contratti CoCoCo, tutto come prima: infatti i versamenti dei contributi previdenziali erano comunque già previsti anche per i pensionati.
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