Il Comitato Amministratore della Gestione Separata ha mantenuto le promesse, portando a termine quelle che, da anni, sono le due più pressanti richieste degli iscritti all’Inpgi 2.

Ha infatti approvato due delibere fondamentali che ora vengono sottoposte ai Ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia): l’esenzione per i redditi fino a 3.000 euro e la restituzione dei contributi a 65 anni per chi avrà maturato pensioni al di sotto di una certa cifra.

Il Comitato Amministratore, sostenuto con convinzione dal Presidente Andrea Camporese e grazie anche all’impegno del direttore generale Tommaso Costantini, ha centrato uno dei suoi obiettivi primari. Le delibere, approvate all’unanimità, hanno avuto la convinta approvazione del rappresentante del Governo, senatore Battafarano.

Ora la parola passa ai Ministeri. Ma la palla può passare anche a tutti voi. Se la nostra categoria, infatti, conta ancora qualcosa è preciso dovere di ogni singolo giornalista, contrattualizzato o freelance, anonimo professionista o star della Tv, spendere le proprie energie per fare lobbying affinché queste due delibere siano approvate dai Ministeri vigilanti in tempi brevi e nella loro integrità.

“Si tratta di un passaggio molto importante – afferma il Presidente dell’Inpgi Andrea Camporese – finalizzato a razionalizzare l’intero impianto previdenziale assicurando, da una parte l’armonizzazione con la Gestione separata Inps per i lavoratori autonomi, e dall’altra la più ampia tutela previdenziale al momento della cessazione dell’attività lavorativa. Tuttavia non vanno sottaciute alcune difficoltà legate all’impianto generale delle norme sul sistema pensionistico del lavoro non dipendente. Confido, al riguardo, di poter individuare percorsi condivisi con i Ministeri vigilanti che portino all’approvazione delle delibere in questione nell’interesse prioritario degli iscritti e della sostenibilità dello stesso sistema”.

Un aiuto fondamentale per quella parte di categoria che in questo momento si trova in maggior sofferenza: Esenzione dall’obbligo di versare i contributi alla Gestione separata per i giornalisti liberi professionisti, con o senza partita Iva, (e non i giornalisti Co.Co.Co), che percepiscano un reddito annuo inferiore a 3.000 euro. In caso di superamento del tetto dei 3.000 euro annui, la contribuzione dovrà essere versata sull’intero reddito annuale percepito; Ampliamento dei casi in cui è possibile, per tutti gli iscritti alla Gestione separata, la restituzione dei contributi una volta compiuti i 65 anni di età.

La restituzione dei contributi, al 65° anno di età, al momento è possibile solo per coloro che non abbiano raggiunto i cinque anni minimi di versamenti, richiesti per ottenere la pensione. Ora la possibilità di vedersi restituito il proprio “castelletto” verrà estesa  anche a chi abbia versato più dei cinque anni minimi, ma il cui montante utilizzato per il calcolo della pensione risulti inferiore o uguale a circa 18.000 euro.

Simona Fossati
Comitato Amministratore Gestione Separata

Cristiana Cimmino
Sindaco INPGI

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