CONTRIBUTO AI DISOCCUPATI/Restrizioni eliminate

C’è voluto un anno, però alla fine i ministeri che vigilano sulla correttezza degli atti dell’Inpgi l’hanno approvata. Parlo della delibera che elimina alcune limitazioni alla durata di 24 mesi del contributo economico dell’Inpgi ai colleghi disoccupati che – oltre al solo ed esclusivo trattamento di fine rapporto, meglio noto come “liquidazione”, e ad eventuali altre cifre espressamente previste dal contratto nazionale collettivo di lavoro e più in generale dalle vigenti leggi – abbiano anche percepito somme come risarcimento per danni biologici, mobbing, demansionamento e altri comportamenti scorretti dell’editore.

L’articolo 22 del Regolamento Inpgi introdotto nove anni fa prevede infatti per i disoccupati che hanno beneficiato di tali cifre aggiuntive la riduzione del contributo di disoccupazione calcolata a scaglioni in proporzione al “quantum” ricevuto come risarcimento. Fino ad annullarlo completamente se il risarcimento supera i 100 mila euro.

In questi anni però le possibilità di essere riassorbiti nel mondo del lavoro grazie ad assunzioni in altri giornali si sono molto ridotte. La situazione occupazionale infatti s’è molto deteriorata, come è ben noto. E’ in ogni caso s’è notato che il giornalista che fa causa per mobbing o per altri danni è poi visto non di buon occhio non solo dal suo ex editore, motivo per cui essere assunto da qualche altra parte era molto difficile. E oggi è diventato impossibile, a meno di miracoli.

Ecco perché l’Inpgi un anno fa ha pensato bene di rivedere questo tipo di restrizione. E nei giorni scorsi finalmente i ministeri vigilanti hanno acceso la luce verde.

Pino Nicotri
Consigliere generale Inpgi
Senza Bavaglio

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