Senza Bavaglio
Milano, 4 agosto 2023
Come si può pensare di fare un buon prodotto tagliando i compensi a chi lavora è un mistero di cui chiediamo una spiegazione. Il Sole 24ore ha inviato a tutti i collaboratori il messaggio che pubblichiamo qui, riconoscendo sì di aver messo a posto i conti ma di aver bisogno di nuovi risparmi e quindi di aver tagliato i compensi dei collaboratori del 20 per cento. I “conti a posto” sono utili per 5,4 milioni di euro.
È come se un’industria alimentare decidesse di fabbricare merendine utilizzando margarina invece del burro, che costa di più, e poi dicesse: “Tranquilli, sono buone lo stesso”. Noi non ci abitueremo mai alle marchette propinate dai giornali e questa ci sembra un’auto marchetta, anche se rivolta solo a chi lavora per quell’editore. Come dire: “Il nostro giornale resta sempre un ottimo prodotto anche se voi giornalisti collaboratori farete fatica a mettere assieme il pranzo con la cena. Vi assicuriamo che sarete felici di stringere la cinghia. Ma noi con 5,4 milioni di euro in saccoccia continueremo ad allargare la nostra cinghia”.
L’amministratrice delegata del Sole 24ore, Mirja Cartia d’Asero, non deve provare alcun rimorso anche perché solo qualche giorno fa ha definito “lunare” una sentenza che ristabilisce equità a una collega ingiustamente discriminata. La sentenza più che lunare, a noi appare solare perché sancisce che non si possono demansionare i giornalisti senza pagarne le conseguenze.
A noi non è chiaro, inoltre, come si può garantire un’informazione di qualità affamando chi deve garantire quella qualità. Anzi, siamo sorpresi che chi si occupa proprio di economia sia riuscito a raggiungere un traguardo da premio Nobel: pago meno il tuo lavoro, ma tu produci lo stesso e allo stesso livello. Consiglieremo ai giurati svedesi del premio Nobel di assegnare quest’anno il premio Nobel per l’Economia all’avvocato Mirja Cartia d’Asero: per “aver escogitato un nuovo sistema economico ‘lunare’ per aumentare in modo esponenziale i profitti: lavora di più e meglio e guadagnerai meno”.
Senza Bavaglio
Le iconografie del sito Senza Bavaglio sono di Valerio Boni
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