Messaggero, sacrifici ai collaboratori ma non al direttore a al suo stipendio

Senza Bavaglio
Roma, 14 luglio 2020

Cusenza se ne va dal Messaggero  con un 20 per cento in meno di copie vendute a maggio e lasciando un giornale profondamente diviso e sfinito. C’è una spaccatura tra chi fa il sito e chi fa il cartaceo motivo anche questo di ulteriore spaccatura. Dopo aver ricevuto una serie di no la proprietà sceglie il fedelissimo Massimo Martinelli una vita a fare il braccio armato dell editore e famoso per i suoi modi quasi brutali ,in particolare contro le colleghe.

Massimo Martinelli

Tagli ai collaboratori ma solo per le regioni che incredibilmente per un giornale che non è mai stato nazionale si voglioni chiudere. Discorso di presentazione improvvisato. Il giornale lo faccio, con la cronaca perché piace a me. Chiede a tutti, tranne che a se stesso, di accettare una riduzione dello stipendio, tanto a lui gliel’hanno aumentato. Un comportamento sconcertante, che non lascia prevedere nulla di buono per le sorti del quotidiano romano.

Senza Bavaglio

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