Le carte ingarbugliate sulla vicenda di Barbara Orsini che inquietano Rete 8

Senza Bavaglio
Pescara, 10 giugno 2019
Riceviamo e pubblichiamo

Sono un collega di Luca Pompei della redazione di Rete8. Chiedo gentilmente la pubblicazione sul vostro sito di questa mia nota di replica su quanto scritto in merito alla vicenda della collega Barbara Orsini.

Il sottoscritto non entra nel merito della vicenda della collega Barbara Orsini, anche perché la dettagliata ricostruzione cronologica è stata già fatta (e pubblicata) in maniera efficace e con dovizia di particolari. Tuttavia visto che due colleghi mi hanno forzatamente e personalmente chiamato in causa, mi corre l’obbligo di dare qualche risposta. Stupisce non poco, inoltre, il fatto che nulla sia stato scritto in risposta alle inesattezze e alle bugie messe in evidenza nella nostra nota, per non parlare delle gratuite esternazioni sulla moralità della redazione di Rete8. Vedo tutto questo come una resa. Ma tant’è.
Barbara Orsini

Marco Patricelli ha scritto: 
“Credo che ogni chiarimento possa fornirlo uno degli stessi firmatari, il quale non dovrebbe aver dimenticato che all’epoca del caso di Barbara Orsini rivestiva il non irrilevante incarico di segretario del Sindacato Giornalisti Abruzzesi e poi di dirigente”.

Francamente mi sfugge il senso di quanto letto ed è fuori luogo anche l’ironia, ma vedrò di ricostruire come sono andati i fatti. La sospensione e poi il licenziamento della collega Orsini coprono il periodo fine marzo/fine maggio 2017, quando il sottoscritto era segretario del SGA (ancora per poco visto che il 15 maggio 2017 c’è stato il passaggio di consegne ad Adam Hanzelewicz). In quel lasso di tempo, la collega Orsini ha completamente ignorato quella che doveva essere la normale procedura relativamente a quanto le era accaduto. Ovvero informare subito il fiduciario di redazione e qualora lo ritenesse necessario anche il SGA.

Niente di tutto questo. Naturalmente poi il sindacato è venuto a conoscenza dell’accaduto, ma soltanto dopo che Patricelli era stato incaricato di occuparsi della vicenda (all’epoca era Consigliere Nazionale FNSI). Quest’ultimo ha seguito il caso Orsini senza tuttavia informare tempestivamente il sottoscritto e il Direttivo SGA in modo da concordare una eventuale linea da adottare (mi risulta che abbia addirittura accompagnato la collega dall’editore di Rete8).

Ricordo anche un’altra cosa. Per diversi giorni, a Rete8, tra noi colleghi non era chiaro il motivo di un provvedimento tanto grave (la sospensione) nei confronti della Orsini visto che non si riferiva a mancanze o inadempienze di natura professionale. Si evocavano i famosi whatsapp (quindi esternazioni private e unilaterali, non “conversazioni” come è stato scritto) senza che tuttavia se ne conoscesse il contenuto (ma credo che Patricelli sapesse già tutto mentre al SGA non è stato rivelato). Questo per dire che la situazione iniziale oltre che strana era anche piuttosto nebulosa.

Quindi, e sto per concludere, a metà maggio 2017 – come già scritto – è avvenuto il passaggio di consegne tra me e Adam Hanzelevich. Ricordo, infine, che la redazione è venuta a conoscenza della lettera di licenziamento della Orsini il 25 maggio 2017.

Adam Hanzelewicz ha scritto:

“Sul mancato raccordo con il Sga (Sindacato Giornalisti Abruzzesi) a livello sindacale nei mesi antecedenti (quando peraltro era segretario del Sga un componente della redazione di Rete 8, poi dirigente in carica!), chiesi dapprima informalmente poi ufficialmente al fiduciario un incontro per un confronto con tutta la redazione di Rete 8. Dopo diversi contatti per fissare una data, non se ne fece nulla”.

Per Adam è sufficiente ricordare un unico episodio, ma significativo. Nella sua nuova carica di segretario del SGA, nella prima riunione di Giunta FNSI a Roma (metà giugno 2017), ha portato all’attenzione del segretario Raffaele Lorusso il caso Orsini, in modo che la vicenda avesse un risalto più ampio e soprattutto fosse sostenuta dalla Federazione. La domanda è questa. Ci vuole spiegare Hanzelewicz, come mai la vicenda Orsini non è più diventata un caso nazionale seguito dalla FNSI? E ancora. E’ stato Lorusso a impedirlo, oppure c’è stata una improvvisa rinuncia del proponente (magari dovrebbe spiegarne le ragioni)? A proposito: in questo caso è stato protocollato qualcosa presso il SGA?

Tanto dovevo

Paolo Durante

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