Querele temerarie all’INPGI: giornalisti contro giornalisti

da Il Fatto Quotidiano
Gianni Barbacetto
Milano, 23 giugno 2018

“Situazione kafkiana”, secondo il presidente nazionale dell’Unione cronisti italiani, Alessandro Galimberti: l’ente che custodisce le pensioni dei giornalisti dichiara guerra ai giornalisti. L’INPGI ha infatti avviato una raffica di azioni civili per chiedere 1 milione di euro a 14 giornalisti colpevoli di aver scritto articoli critici verso l’Inpgi ai tempi del processo Sopaf.

L’INPGI (allora presieduto da Andrea Camporese, coinvolto nell’indagine e poi prosciolto nel 2017) aveva subito un danno da SOPAF, ma non si era subito costituita parte civile. Scriveva dunque nel marzo 2015 Manuela D’Alessandro, giornalista che lavora anche per AGI e Reuters, sul blog indipendente giustiziami.it: “Cari giornalisti, siete contenti che l’ente che custodisce le vostre pensioni non cerchi di rimettere in cassa quasi 8 milioni rubati agli iscritti attraverso una presunta truffa?”.

Oggi, tre anni dopo, ecco la vendetta dell’INPGI: a lei, in solido con il collega Frank Cimini, arriva una richiesta di risarcimento in sede civile per 75 mila euro. L’ente, in effetti, si costituirà parte civile solo un anno dopo, nel 2016. “È bizzarro – sottolinea Galimberti – che un ente che rappresenta tutta la categoria si rivalga contro suoi appartenenti con una richiesta di denaro: un’azione aggressiva e intimidatoria” che mette in discussione “il diritto di cronaca e di critica”.

Gianni Barbacetto

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