Diffida di Senza Bavaglio: “Illegale il referendum per modificare lo statuto della Lombarda”

Senza Bavaglio
Milano, 26 febbraio 2017

Senza Bavaglio ha deciso di inviare una lettera di diffida al presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti affinchè blocchi immediatamente la procedura avviata per modificare lo statuto dell’associazione. La procedura è illegale e non prevista dalle norme attuali.

La prima pagina della diffida inviata da Senza Bavaglio

Lo statuto in vigore ora, all’articolo 32 (quello che si intitola “Modifica dello Statuto”), non prevede nessun referendum e tantomeno urne elettroniche aperte per ben 16 giorni, come invece vogliono fare i capi della Lombarda, appellandosi ad una mozione fatta approvare al consiglio direttivo di una decina di giorni fa. Ricordiamo che non si possono modificare le regole statutarie attraverso una mozione approvata da un direttivo.

Se i dirigenti non riterranno doveroso bloccare questo processo illegittimo, Senza Bavaglio si riserva il diritto di rivolgersi alle autorità competenti per ristabilire la legalità.

Nel frattempo, venerdì scorso durante la riunione del direttivo dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, i consiglieri di Senza Bavaglio hanno votato contro il bilancio. Le motivazioni sono chiare: non ci sono spese relative all’attività sindacale, come dobrebbe essere, ma soltanto uscite per tenere in piedi la struttura. Troppo poco per un sindacato.

Nel bilancio si parla di beni immobili di proprietà dei giornalisti. Sono il risultato di una politica accorta dell’Associazione e di un giornalista in particolare, Carlo Ravasio, al quale è dedicata la sala riunioni della Lombarda, il quale credeva nel sindacato e nella sua azione per tutelare i colleghi e comprò gli immobili.

E’ allegato il bilancio dell’ ”Immobiliare Circolo della Stampa” (che con il Circolo della Stampa vero e proprio condivide solo il nome), possessore di quegli immobili, ma non è allegato l’elenco delle proprietà, che potrete trovare sul sito di Senza Bavaglio, qui https://www.senzabavaglio.info/2017/02/26/i-beni-immobiliari-dallassociazione-lombarda-dei-giornalisti/

La seconda pagina della diffida inviata da Senza Bavaglio

Gli intrecci societari sono chiari (anche se queste cose possono apparire un pochino complicate) ma la trasparenza lascia  a desiderare. Dal 1999 ricopre l’incarico di amministratore unico dell’ ”Immobiliare Circolo della Stampa” Marco Volpati. Non è ben chiaro chi l’abbia nominato, visto che secondo lo statuto dell’Immobiliare, il suo incarico dovrebbe durare tre anni. Non ci risulta che sia mai stato riconfermato. O almeno non ci risulta che la sua riconferma sia passata per il direttivo dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti.

Da voci di corridoio raccolte da Senza Bavaglio, ma non confermate, risulta che sono in corso trattative per la vendita di uno degli appartamenti di via Sandro Sandri al professionista che ora è l’affittuario. Se questa voce è vera, dobbiamo constatare che il direttivo non è stato informato.

Senza Bavaglio
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