Ferdinando Calamari/Morire per solitudine

Ricordo di
Pino Nicotri
Milano, 22 settembre 2021

Il collega in pensione Ferdinando Calamari che aveva sostenuto Senza Bavaglio con cui era stato candidato, il pomeriggio del 21 è stato trovato morto nella sua abitazione di via Nicola Romeo a Milano, riverso sul pavimento del corridoio antistante la cucina dove era caduto battendo la testa. Allarmato dal suo non essersi più fatto vedere né sentire da una decina di giorni, il collega dell’appartamento di fronte ha chiamato un cugino di Calamari e i due sono entrati in casa del nostro collega con la copia delle chiavi che aveva affidato da tempo al suo dirimpettaio.

Ferdinando, una vita a Telepiù, viveva solo da vari anni, da quando la moglie aveva ottenuto la separazione e seguita dal loro figlio era andata a vivere all’isola d’Elba nella casa comprata e pagata con un mutuo dall’ex marito, che l’aveva intestata a sé e alla moglie e che proprio di recente aveva saldato anche l’ultima rata.

Ferdinando Calamari

Era affetto da tempo da varie patologie. L’autopsia dovrebbe chiarire le cause della morte, forse un infarto, avvenuta nella più completa e triste solitudine sicuramente da più giorni. Allo stato, non si può escludere che Calamari, molto debilitato dai frequenti ricoveri negli ultimi anni in ospedale per vari motivi,  sia inciampato o scivolato a terra.

Si spera comunque che la magistratura si faccia spiegare dalla clinica privata che l’aveva in cura per quale motivo ha continuamente rinviato alcune accorgimenti che aveva in proramma

A causa delle sue condizioni di salute non si era potuto vaccinare contro il Covid-19 e per timore di essere infettato o di infettare da tempo rifiutava inviti e contatti.

La data dei funerali verrà fissata dopo i risultati dell’autopsia.

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