INSIEME PER CASAGIT/Il programma: “Fare presto. Fare bene”.

INSIEME PER CASAGIT
Fare presto. Fare bene.
Il nostro programma

Dopo anni trascorsi a rilento, Casagit deve ripartire. La pandemia ha messo a nudo i limiti del Servizio sanitario nazionale. Per la sanità dei giornalisti e delle loro famiglie serve un nuovo gruppo dirigente che sappia bene come agire. Noi rappresentiamo un Gruppo nazionale compatto. Abbiamo conoscenze ed esperienza per gestire con sicurezza e autonomia la nostra Cassa.  La nuova Società di mutuo soccorso deve diventare quella presenza che, fin qui, è rimasta tra le promesse sbandierate e mai mantenute.

I NOSTRI IMPEGNI

No a tagli delle prestazioni – Un buon livello di assistenza dovrà piuttosto essere garantito ampliando la platea degli iscritti con meccanismo della mutualità mediata.

Giovani e famiglia – La Cassa deve offrire migliori prestazioni per i Profili di assistenza sanitaria che guardano ai giovani colleghi non tutelati. Servono più attenzione e sostegno a maternità e salute dell’infanzia anche psicologica come conseguenza del Covid.

Prevenzione – Si è fatto poco. Invece la prevenzione è necessaria: serve assolutamente un piano adeguato.

Over 65 – Massima attenzione alle patologie neurodegenerative. E le risposte si trovano in screening, convenzioni con cliniche specializzate, contatti con Case di sollievo.

Revisione tariffario – Indispensabile avviarla guardando alle nuove esigenze sanitarie della categoria.

Crisi Covid – Una attenta revisione delle spese della Cassa potrà recuperare maggiori risorse da indirizzare alla solidarietà. L’impegno a sostegno dei colleghi in difficoltà deve rimanere il valore fondante di Casagit.

Più donne – La loro presenza è fondamentale: lo è negli uffici, dove ci sono già ottime dirigenti; lo è all’interno del Cda, dove il loro apporto è sempre determinante.

Long term care – Non esternalizzare i servizi.  Sulla Non Autosufficienza sono stati commessi errori gravi: su tutti la stipula di una polizza con Poste Vita, che costa più di 500mila euro l’anno ma offre poche garanzie e modesti benefici.  L’avevamo detto, ma non siamo stati ascoltati.

Telemedicina – I grandi gruppi sanitari offrono un numero sempre maggiore di servizi di telemedicina. Per gli iscritti Casagit deve diventare una opportunità, ottimizzando le professionalità dei poliambulatori di Roma e Milano (gestito dall’Alg).

Tecnologia – Attivare in tempi brevissimi l’APP Casagit per gestire rimborsi, appuntamenti per visite e prestazioni sanitarie. Si deve colmare subito il ritardo tecnologico rispetto alle assicurazioni e ai fondi sanitari.

Chiarezza – La comunicazione istituzionale della Cassa ai Soci è spesso incomprensibile. Semplificare sarà il nostro obbiettivo.

Trasparenza – Sui bilanci pubblici e sulle delibere più importanti, come sugli emolumenti degli amministratori e sulle spese di rappresentanza.

Più autonomia – Le ultime gestioni si sono piegate in modo acritico ai vertici della Fnsi. A cominciare dal contributo pagato ogni anno al sindacato nazionale. La maggioranza dell’Assemblea dei delegati aveva chiesto di limitare (a 400mila euro) il finanziamento annuo lasciando inalterato il contributo alle Associazioni Regionali di Stampa, il Cda ha invece deciso di accettare il “minimo garantito” di 600mila euro chiesto dalla Federazione. Troppo,in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo.

Scenari futuri – Chiusure di intere redazioni, continui prepensionamenti e contrazione delle retribuzioni, mettono in affanno le entrate della Cassa. Per resistere, Casagit deve allargare la propria sfera d’azione, offrendo al mercato competenza specializzata a sostegno di altre categorie. Abbiamo costruito un buon progetto per guardare al futuro, però è mancata una adeguata campagna di comunicazione. Anche qui, dunque

dobbiamo fare bene, dobbiamo fare presto

Condividi questo articolo