Grillo-Del Debbio: episodio di squallido giornalismo che l’Ordine deve sanzionare

Speciale per Senza Bavaglio
Massimo A. Alberizzi
Milano, 19 settembre 2020

Mentre tutti sbraitano sulla data delle elezioni dell’Ordine e i colleghi che fanno capo a Controcorrente strillano alla luna e si cimentano in contorsioni ideologiche che si riducono a una misera lotta di potere, mi sono imbattuto in qualcosa di grottesco che merita l’attenzione dell’Ordine dei giornalisti. Una seria attenzione.

Vi ricordate l’aggressione subita il 7 settembre da Francesco Selvi, cronista della trasmissione Dritto e Rovescio condotta da Paolo Del Debbio su Rete 4, da parte di Beppr Grillo? Ricordate le pesanti accuse di Del Debbio a Grillo condite con irripetibili insulti?

Ebbene secondo la ricostruzione di Beppe Grillo, corredata da un esaustivo video pubblicato anche da Repubblica, la famosa aggressione sarebbe falsa. Tutto inventato.

Se l’Ordine vuole trovare una ragion d’essere, deve visionare i filmati e deferire al Consiglio di Discipina gli autori delle false accuse a Grillo. Un reato assai grave, come quello attribuito ai due giornalisti, se accertato e dimostrato, meriterebbe una sola sanzione: la radiazione dall’Albo.

 

Naturalmente poi è bene che l’Ordine dia un’occhiata anche alla violenta requisitoria di Nicola Porro che difende Del Debbio e Francesco Selvi senza aver indagato su quanto è successo durante la presunta aggressione. Il codice deontologico dell’Ordine dovrebbe essere applicato anche a lui.

 

Sarebbe auspicabile però, una presa di posizione anche da parte del nostro sindacato (la FNSI) che non vorremmo però distrarre dal nobile lavoro che sta facendo per la difesa dei diritti dei giornalisti turchi.

In caso di reato dimostrato e mancata condanna inflitta, credo che nessuno potrà mai più dare torto a Beppe Grillo, per le critiche al giornalismo nostrano, e al senatore Vito Crimi, che parlava di abolizione dell’anacronistico Ordine dei giornalisti.

Noi, intanto, vi proponiamo i tre video la cui visione crea un grosso sgomento.

Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi @sbavaglo

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