Ordine Giornalisti: il bilancio è virtuoso. Parte l’assalto alla diligenza

Speciale per Senza Bavaglio
Alessandra Fava e Tamara Ferrari
Roma, 30 giugno 2020

Ha approvato il bilancio consuntivo 2019 il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti riunito a Roma il 25 e 26 giugno con i consiglieri ad ampia distanza, disinfettanti e mascherine per gli spostamenti.

“Non abbiamo variazioni di bilancio – ha detto il tesoriere Nicola Marini che firma il 27esimo bilancio del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti essendo stato anche presidente – Tutti i capitoli di spesa rientrano nei parametri del preventivo. È una situazione che ho inseguito per 26 volte ed è arrivata alla 27esima. Inoltre abbiamo un avanzo di bilancio, il migliore di sempre. Abbiamo chiuso questo bilancio con 1.159.933 euro, siamo stati bravissimi. Nel triennio abbiamo avuto un saldo attivo di 3.150.000. Lasciamo un’autonomia finanziaria importante”.

Noi come minoranza abbiamo auspicato che si riducano le spese dell’esecutivo che ammontano a 250 mila all’anno contro 450 mila dell’intero consiglio. Considerato che l’esecutivo è fatto di nove membri in pratica ognuno costa in media circa 27 mila euro all’anno.

Il presidente dell’Ordine Nazionale, Carlo Verna

Mario Fratello, presidente del Collegio dei revisore dei conti, ha testimoniato “la regolare tenuta della contabilità e la corrispondenze tra le scritture contabili e gli accertamenti eseguiti, i controlli sono stati svolti per accertare se c’erano errori significativi. L’esame è avvenuto su verifiche a campione a supporto dei saldi”.

Il Presidente della Commissione amministrativa Lucio Bussi (gli altri membri sono i consiglieri  Michele Buono, Antonio Negro, Michela Canova e Di Pasquale), ha aggiunto che ci sono accantonamenti per un milione e passa, che c’è stato un buon andamento della gestione e che ci sono 27 mila euro in più nel Fondo per la formazione degli Ordini regionali per il 2020 e il 2021.

Perché vi raccontiamo tutto questo? Perché l’Ordine nazionale dei giornalisti nella crisi del giornalismo, dell’editoria e dei giornalisti, costituisce un tesoretto che fa gola a troppi.

A margine del Consiglio non era difficile notare che come succede spesso sono presenti due membri della Consulta dei presidenti regionali che partecipano di default al Consiglio, non essendo consiglieri, ma essendo “invitati dal presidente” come è stato deliberato qualche mese fa. Morale, risultano sempre invitati.

Alcuni consiglieri escono ed entrano dalla sala dell’Hotel Palatino (motivi di spazio Covid ci impedivano di riunirci nella sede di via Sommacampagna). Molti si riuniscono con fare circospetto. Una certa persona, di un certo peso, gira con pizzini su cui si leggono a chiare lettere i nomi di alcuni giornalisti da candidare e altri tra parentesi (da non candidare?).

Insomma si prepara una bella cordata di regioni minori per dare l’assalto all’Ordine e al suo tesoretto. Vi informeremo sui prossimi sviluppi. Intanto il Consiglio dell’Ordine del Piemonte ha votato all’unanimità la richiesta di rinvio delle elezioni per il Consiglio previste per i primi di Ottobre che non solo rischiano di coincidere con le elezioni regionali, ma rischiano di saltare per eventuale ripresa del Covid.

Alessandra Fava alessandrafava2015@libero.it
Tamara Ferraritamara.fer@libero.it

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