Forum Ambrosetti 2017, un veicolo del pensiero unico

I gessetti di Sylos Labini
Giovanni La Torre
Roma, 8 settembre 2017

Nei giorni scorsi vi è stato il consueto incontro di fine estate organizzato dallo Studio Ambrosetti sul Lago di Como. In questo meeting ogni anno si incontrano governanti, non solo italiani, manager, economisti, per esaminare la situazione economica, fare previsioni e indicare prescrizioni per il futuro. Potrebbe essere un’occasione importante per discutere seriamente, ma il fatto è che si invitano come relatori sempre e solo quelli che sono i portatori del pensiero unico mainstream che domina nella teoria e nella prassi dagli anni Ottanta in poi, a nulla valendo il fatto che questo pensiero abbia provocato la crisi di dieci anni fa.

Quest’anno il meeting ha registrato la presenza anche di Salvini e Di Maio, ma si è trattato di passaggi che non hanno inciso minimamente nel dibattito. Il loro passaggio è stato registrato dai presenti come qualcosa poco più che folkloristico, senza che, ripeto, abbia inciso veramente sul dibattito, senza che le loro parole, valutate come “politiche” e non “tecniche”, si siano poste dialetticamente nel confronto con il pensiero unico che lì è scivolato alla grande, come sempre. E così tutto il pubblico presente, è tornato a casa pieno di quel pensiero neo liberista sulle cose da fare che ora ispirerà il comportamento di ognuno e ognuno divulgherà nel proprio contesto e oltre.

Un momento del Forum Ambrosetti a Villa d’Este, Cernobbio

Questi meeting sembrano quelli organizzati dalle case farmaceutiche per “istruire” i medici quando ci sono da lanciare nuovi farmaci o spingere su quelli esistenti. Si impartiscono istruzioni sui farmaci da prescrivere per ogni sintomo e poi ogni medico torna nel proprio ambulatorio pronto a prescriverli, e la maggior parte di essi senza porsi il problema scientifico del rapporto tra quel particolare medicinale e la malattia che dovrebbe curare, si fanno le prescrizioni in automatico, solo perché così sono stati istruiti.

Tornando al forum Ambrosetti, perché non si invitano mai economisti che la pensano diversamente, per esempio economisti keynesiani e, perché no?, anche marxisti, per attivare un dibattito e un confronto veri? Preferiscono parlarsi tra loro e darsi ragione in continuazione.

Giovanni La Torre
giovlatorre@gmail.com

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