Speciale per Senza Bavaglio
Alessandra Fanelli, Simona Fossati, Nicoletta Morabito
Roma, 17 maggio 2017
Il presidente dell’Ordine Nazionale, Nicola Marini, il 19 maggio dovrà indire le nuove elezioni per il rinnovo degli organismi per fine giugno e inizio luglio. Ma potrebbe arrivare una proroga che, presumibilmente, sposterà il voto tra settembre e ottobre. Il presidente Nicola Marini, infatti, ha assicurato che andrà a parlare con il ministro competente perché siano rimandate di qualche mese, in autunno.
Il Consiglio Nazionale, terminato oggi pomeriggio, a solo un mese dal precedente, è stato convocato perché il 15 maggio scadevano i termini per il decreto attuativo sulla revisione della composizione e delle competenze del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
Il decreto, tra l’altro, riguarda la riduzione dei consiglieri a 60, di cui 40 professionisti e 20 pubblicisti, la tutela delle minoranze linguistiche e le modalità per il voto.
Il governo lo ha approvato venerdì 12 maggio e inviato al Presidente della Repubblica per la firma definitiva. Adesso si attende la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il 18 o il 19. Intanto il testo resta riservato.
Sappiamo che alcuni contenuti, rispetto al testo conosciuto, sono stati modificati, ma è molto probabile che non ci sarà invece la proroga per i Consiglieri Nazionali in carica, in scadenza al 30 giugno.
In effetti, se la scadenza restasse fissata al 30 giugno sarebbe molto difficile rispettarla. Non ci sarebbe il tempo materiale per andare a elezioni, considerando che le novità inserite nel decreto prevedono gli elenchi dei giornalisti appartenenti alle minoranze linguistiche (oggi perlopiù inesistenti) che verranno però eletti con collegio nazionale, un’assoluta novità per l’Ordine. Inoltre, dato che la partecipazione al voto della nostra categoria è ormai arrivata al minimo storico, ci chiediamo chi mai voterebbe durante i week end estivi.
Resta il fatto, che, in termine di legge e in attesa di eventuali proroghe, il presidente Marini dovrà indire il 19 maggio, le nuove elezioni per fine giugno, inizi luglio. Se invece ci sarà la proroga, presumibilmente, si andrà al voto tra settembre e ottobre.
Il Consiglio Nazionale ha dovuto procedere poi alle votazioni per scegliere il nuovo tesoriere, dopo l’elezione dell’ultimo, cioè Nicola Marini (ex tesoriere) a presidente. Due i candidati: Lucio Bussi, veneto, e Aurelio Biassoni, lombardo.
Lo scontro è stato all’ultimo voto, il risultato, alla seconda votazione per cui non era più necessario il quorum: votanti 114, Biassoni 56, Bussi 54, tre bianche e una nulla.
Dobbiamo dire che i tre voti di Senza Bavaglio sono stati determinanti per l’elezione di Biassoni a tesoriere.
Anche in considerazione del fatto che la cosiddetta maggioranza, quella che aveva eletto Enzo Iacopino e l’esecutivo, dopo le sue dimissioni si è piuttosto sfaldata e non ha sostenuto, come avrebbe dovuto, Biassoni alla tesoreria.
Alessandra Fanelli, Simona Fossati, Nicoletta Morabito
Consiglieri Nazionali dell’Ordine dei Giornalisti
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