Senza Bavaglio
Milano, 9 febbraio 2017
Il Comitato di Redazione della Condé Nast ha rilasciato questo comunicato:
“Il 7 febbraio la Condé Nast ha licenziato una giornalista, al termine di una serie di tentativi fatti all’interno (e anche fuori) del tavolo sindacale aperto con l’azienda a dicembre, quando aveva avviato la procedura nei suoi confronti.
I giornalisti Condé Nast ritengono inaccettabile il licenziamento di una collega mentre è in atto su tutto il gruppo un contratto di solidarietà difensiva volto proprio a evitare i licenziamenti e a ripartire i sacrifici economici su tutti i giornalisti della casa editrice. Insieme al CDR, alla Federazione Nazionale della Stampa e all’Associazione Lombarda dei giornalisti, la redazione chiede con forza il ritiro di questo licenziamento, che è assolutamente inopportuno anche perché segue una causa vinta dalla collega che contestava all’azienda il demansionamento (la sentenza ha stabilito il riconoscimento del ruolo di caporedattore e non di caporedattore ad personam quale era al momento dell’avvio della procedura di licenziamento).
Come già evidenziato da Fnsi e Alg, il licenziamento “è un atto gravissimo, che viola il patto siglato tra le parti, anche a livello nazionale, con il contratto di solidarietà difensiva. La solidarietà difensiva tra l’altro è un ammortizzatore sociale pagato dall’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalisti, cioè dalle tasche di tutti i giornalisti, proprio per evitare i licenziamenti”.
I giornalisti Condé Nast hanno indetto due giorni di sciopero (venerdì 10 febbraio e lunedì 13 febbraio) per protestare contro questa decisione dell’azienda e chiedono all’Inpgi e a tutti gli organi competenti di valutare la legittimità del comportamento di Condé Nast. Assieme al sindacato nazionale e territoriale valuteranno inoltre tutte le iniziative possibili per contrastare questa azione unilaterale aziendale”.
A tutti i colleghi della Condé Nast va la solidarietà di Senza Bavaglio, che ieri, durante una riunione ad hoc, ha preso in considerazione l’ipotesi di denunciare la Condé Nast per comportamento antisindacale. Abbiamo per questo già interpellato un avvocato che si occupa di problemi del lavoro per studiare la pratica.
Senza Bavaglio
twitter @sbavaglio
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