Senza Bavaglio
Cosenza, 9 novembre 2016
Lancia i suoi strali contro i giornalisti di Rai 3 e de “Il Quotidiano del Sud” il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, perché scrivono che la città , in particolar modo la parte antica, giace in uno stato di abbandono pericoloso e vergognoso.
Il sindaco non tollera che il Tgr Calabria parli dell’inconsistente affaire Alarico – un progetto di marketing spacciato per un’operazione culturale costruita intorno a una leggenda, quindi senza dati storici certi, per il quale si spenderanno migliaia di euro – o dei crolli nel centro storico di Cosenza, né che Il Quotidiano del Sud informi i lettori sulle potature selvagge che hanno distrutto il patrimonio arboreo della città.

Peggio, non tollera che vengano citate le determinazioni dirigenziali con cui affida i lavori di potatura alle ditte senza il disciplinare, senza, cioè, stabilire le modalità di svolgimento dei lavori, la quantità di alberi da potare, in che modo e per quali motivi. Non sopporta, infine, che i media trattino argomenti scottanti e si chiede come mai, invece, non si parli delle buone pratiche che il comune ha messo in atto.
Non vorremmo rammentare al sindaco che cos’è, per sua definizione, una “notizia”, ma è giusto, invece, ricordargli che se dissente da alcuni contenuti giornalistici può/deve esercitare il diritto di replica, scrivendo al direttore del giornale su cui è apparso l’articolo che ritiene contenga affermazioni inesatte.
Invece, il sindaco affida al suo profilo facebook la replica a un articolo apparso sul Quotidiano del Sud, dando il via a una gogna mediatica nei confronti di una giornalista: ”Ho il massimo rispetto della libertà di stampa e di opinione – scrive il sindaco Occhiuto – trovo le critiche importanti perché costruttive e stimolanti. Ma invito i lettori a trovare su fb i commenti e i post di questa Francesca Canino assoldata dai miei avversari fin dalla campagna elettorale, e che adesso scrive ogni giorno sul Quotidiano articoli senza senso e completamente inventati contro l’Amministrazione comunale. Se avete il tempo di trovare i suoi commenti contro di me e contro l’Amministrazione pubblicateli per favore su questo post. Se esiste un diritto alla critica esisterà pure un diritto alla difesa. I politici e i giornalisti sono fra i maggiori responsabili dello sfascio di questa regione, e poi non possiamo lamentarci se non facciamo nulla. I politici possono essere criticati, ma anche i giornalisti”.
I commenti seguiti al post del sindaco innescano i meccanismi propri del web, privi di regole di misura e di civiltà ed espongono la giornalista a offese e pericoli. Ma va oltre, il sindaco, attaccando anche il direttore del Tg 3 regionale. Il sindaco scrive, infatti, sempre sul suo profilo facebook: “La direzione di Alfonso Samengo è stata una delle più vergognose pagine della storia del nostro Tg3 regionale, piegato al volere dei potentati locali e strumentale agli interessi dei partiti. Servizi e paparazzate in ogni edizione del Tg per i loro amici, e attacchi di ogni genere a me. Hanno cercato in tutti i modi di danneggiarmi anche durante il periodo elettorale con i metodi più vergognosi, in spregio alla più elementare etica professionale. Questo è il servizio pubblico della Rai in Calabria”. Anche in questo caso, uno stuolo di sostenitori denigra la testata e il suo direttore con post deplorevoli.
Gli attacchi alla stampa, dettati da un qualsivoglia motivo, mettono in pericolo la libertà dei giornalisti. I politici non tollerano le critiche e vorrebbero che i giornalisti fossero sempre yes man, e si sperticassero in lodi ed elogi. Il sindaco di Cosenza, scatenando il web e aggredendo verbalmente il direttore del Tg3 e la giornalista del Quotidiano del Sud, non si sottrae a questa logica.
Senza Bavaglio rinnova il suo sostegno ai giornalisti che operano in una terra non facile e piena di problemi e ricorda che una stampa libera e un’informazione indipendente garantiscono i principi di una convivenza democratica a vantaggio di tutti.
Senza Bavaglio
www.senzabavaglio.info
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