Il gruppo di non contrattualizzati della lista Informazione@futuro che a Roma vogliono disdettare il contratto sul lavoro autonomo
Noi di Senza Bavaglio chiediamo di disdettare immediatamente questo contratto che umilia il giornalismo e penalizza i giornalisti.
A Roma c’è chi la pensa come noi, almeno per la parte sul lavoro autonomo. Sono i non contrattualizzati che si sono riuniti nella lista Informazione@futuro.
Vanno votati in blocco. Eccoli:
Congresso FNSI, Professionali
Calicchio Valeria (professionali Congresso nazionale Fnsi)
Colombo Ettore Maria (professionali Congresso nazionale Fnsi)
Ermini Livia (professionali Congresso nazionale Fnsi)
Faiella Maria Giovanna (professionali Congresso nazionale Fnsi)
Palma Renata (professionali Congresso nazionale Fnsi)
Congresso Romana, professionali
Ciccarelli Roberto (professionali Congresso regionale Asr)
Cimino Luciana (professionali Congresso regionale Asr)
Degl’Innocenti Ugo (professionali Congresso regionale Asr)
Gueci Giovanna (professionali Congresso regionale Asr)
Iannò Santo (professionali Congresso regionale Asr)
Marra Natalia (professionali Congresso regionale Asr)
Nencha Beatrice (professionali Congresso regionale Asr)
Piccirilli Giuseppina (professionali Congresso regionale Asr)
Congresso FNSI, Collaboratori
Fico Antonio
Palmisano Elisabetta (collaboratori Congresso regionale Asr) Questo nome va scritto a mano in una delle righe bianche.
Soldano Monica (collaboratori Congresso regionale Asr e nazionale Fnsi)
Congresso Romana, Collaboratori
Covello Stefano (collaboratori Congresso regionale Asr)
Fico Antonio (collaboratori Congresso regionale Asr e nazionale Fnsi)
Mengozzi Stefano (collaboratori Congresso regionale Asr)
Palmisano Elisabetta (collaboratori Congresso regionale Asr)
Sfragasso Giovanna (collaboratori Congresso regionale Asr)
Soldano Monica (collaboratori Congresso regionale Asr e nazionale Fnsi)
Venditti Giovanni (collaboratori Congresso regionale Asr)
PERCHÉ VOTARE IN BLOCCO I FREELANCE, COLLABORATORI E PRECARI CANDIDATI NELLA LISTA INFORMAZIONE@FUTURO
Siamo quelli che hanno lottato e prodotto proposte concrete per un equo compenso professionale e un Contratto di categoria davvero inclusivo;
Siamo quelli che si sono opposti tenacemente alla firma dell’Accordo-truffa sul lavoro autonomo/equo compenso e di un Contratto di categoria che introduce il salario d’ingresso anche per i contratti a tempo determinato senza garanzie per il futuro; Siamo quelli che dopo la firma del Contratto hanno contestato la conferenza stampa di Siddi&co, organizzato la conferenza stampa alla Camera dei Deputati per presentare l’interrogazione parlamentare sull’equo compenso (primo firmatario l’on. Zaccagnini), partecipato al referendum – vero – sul Contratto di categoria, indetto dall’Associazione Stampa Romana.
Ora ci candidiamo nella lista Informazione@futuro per continuare la lotta per i diritti delle giornaliste e dei giornalisti e per ridare dignità alla nostra professione.
Una scelta naturale di condivisione di un percorso con i colleghi dipendenti. La crisi è stata per gli editori un alibi per tagliare selvaggiamente il costo del lavoro giornalistico e continuare a mandare a casa migliaia di colleghi.
Come sempre i costi di politiche industriali fallimentari sono scaricati sulla forza lavoro, piuttosto che considerarla una risorsa da cui ripartire. Ciò in assenza di una dirigenza sindacale che è riuscita solo a legalizzare lo sfruttamento nel Contratto di categoria, prevedendo cifre ridicole (20 euro lordi per un pezzo scritto per un quotidiano, 6 euro per l’online…) che offendono la dignità e la professionalità di tutti i giornalisti italiani.
Svalutando il lavoro intellettuale di coloro che sono ormai il 60% della categoria, si danneggia la qualità dell’informazione e la stessa libertà di stampa.
Prepensionamenti, tagli dei collaboratori e ai loro compensi, cassa integrazione: nessuno può sentirsi più garantito.
Per questo va superata la divisione tra collaboratori e assunti per garantire il lavoro, non solo i posti di lavoro.
Le nostre richieste
• Vertenza nazionale con gli editori sul lavoro “autonomo” per:
1.Ritrattare l’Accordo sul lavoro autonomo/equo compenso 2.Rispetto dei tempi di pagamento (a 30 giorni dalla consegna, come da norme in vigore)
3.Evitare tagli unilaterali dei compensi da parte degli editori
• Abolizione dei contratti co.co.co. per gli iscritti agli albi professionali
• Un contratto di categoria davvero inclusivo, che deve tutelare anche chi lavora fuori dalle redazioni (ma solo come luogo fisico!) anche nell’ambito di una nuova organizzazione del lavoro
• Ridisegnare i confini tra lavoro autonomo vero e finto, distinguendo tra mono committenze e autentici freelance
• Diritto di prelazione dei collaboratori “storici” (precari, parasubordinati/co.co.co. o partite Iva che lavorano in regime di mono committenza, con continuità e/o esclusiva) per sostituzioni e contratti a tempo determinato e indeterminato
• Un welfare inclusivo e formazione mirata, alla luce del mutamento genetico del giornalismo, ma anche per reinserirsi nel mercato del lavoro
• Compensi davvero professionali per i freelance e diritti (per esempio, la copertura degli eventuali danni per responsabilità civile derivanti dagli articoli oggetto della prestazione e delle spese assicurative – soprattutto per i freelance che lavorano in zone a rischio)
• Adeguare strumenti di intervento sindacale e tutele per l’online, settore sempre più privo di regole
• Rendere operativo l’Osservatorio congiunto Fnsi-Ordine sulla Carta di Firenze, anche al fine di individuare situazioni di sfruttamento e avviare vertenze
• Organismo elettivo di rappresentanza e propri rappresentanti nei Cdr e in organismi federali, come giunta e direttivo
• Applicazione del contratto giornalistico in tutte le amministrazioni pubbliche ai giornalisti che svolgono attività d’informazione (diversa dal portavoce), spesso inquadrati con contratti a progetto a tempo determinato rinnovati di anno in anno (o trasferiti anche in unità di comunicazione).
Riconoscimento del sindacato dei giornalisti ai tavoli di delegazione trattante delle singole amministrazioni, al pari dei sindacati confederali
DOVE, COME E QUANDO SI VOTA
SI VOTA dal 28 al 30 novembre, dalle 10 alle 21 presso il seggio in via in Lucina, n. 16
Il 28 novembre anche a Saxa Rubra
CONGRESSO ASR: Sulla scheda elettorale dei professionali si possono esprimere un massimo di 36 preferenze di lista, i voti di preferenza possono essere espressi soltanto nell’ambito di una sola lista, pena la nullità della scheda, il voto di preferenza costituisce voto di lista.
Sulla scheda elettorale dei collaboratori si possono esprimere un massimo di 15 preferenze.
CONGRESSO FNSI: sulla scheda elettorale dei professionali si possono esprimere un massimo di 32 preferenze di lista, i voti di preferenza possono essere espressi soltanto nell’ambito di una sola lista, pena la nullità della scheda, il voto di preferenza costituisce voto di lista.
Sulla scheda elettorale dei collaboratori si possono esprimere un massimo di 3 preferenze.
L’elettore ha inoltre la facoltà di votare per altri colleghi, riempiendo le apposite righe (3) lasciate in bianco. Sono eleggibili tutti i giornalisti avanti diritto al voto
Sanatoria per chi non è in regola. Il Consiglio direttivo di Stampa Romana ha deliberato una sanatoria per tutti i colleghi che alla data del voto non sono in regola con le quote.
Prevede:
la cifra di euro 120,00 per dipendenti e pensionati più la sottoscrizione del modulo per la trattenuta sullo stipendio (0,30%) così ripartita:
per 2 anni di arretrati (2013-2014) 60 euro
per 3 anni di arretrati (2012-2013-2014) 90 euro
dai 4 anni in poi 120 euro
Per i freelance, collaboratori, cassintegrati e disoccupati la sanatoria prevede la cifra di € 70,00 così ripartita:
per 2 anni di arretrati (2013-2014) 35 euro
per 3 anni di arretrati (2012-2013-2014) 55 euro
dai 4 anni in poi 70 euro
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