Speciale per Senza Bavaglio
Marinella Rossi
Milano, 25 marzo 2023
Da cani da guardia della democrazia, watchdog journalism di stampo anglosassone, a cani da salotto alimentati coi croccantini di comunicati elusivi, omissivi, fuori tempo? La libertà di stampa in Italia, giá mal messa al 58 esimo posto nella classifica del 2022 del World Press Freedom Index che ne analizzava lo stato di salute rispetto a ben 180 Paesi, subisce il pesante contraccolpo delle variegate e difformi attuazioni del decreto legge sulla presunzione d’innocenza, che va sotto il nome di Legge Cartabia.
A oltre un anno dall’entrata in vigore del Decreto legge 188/2021, che oltrepassava di svariate spanne i suggerimenti provenienti dalla normativa europea 2016/343 sul rafforzamento della tutela della presunzione d’innocenza, il dovere/diritto di cronaca di chi informa e il diritto di essere informati è nelle sole mani dei Procuratori della Repubblica, che, da magistrati, stabiliscono cosa sia una notizia d’interesse pubblico, e amministrano l’informazione più delicata su indagini, arresti, vittime di reati, storie rilevanti, in via totalmente esclusiva.
I due diritti costituzionalmente garantiti, presunzione d’innocenza e libertá di stampa, vengono così messi in conflitto. Non si opera sulla correttezza, contenimento, uso adeguato di espressioni da parte dell’informazione, ma si incide direttamente sulla negazione della notizia, se e quando diffusa, in termini confusi, incompleti, rendendo il lavoro dei giornalisti un percorso a ostacoli per riuscire nel compito di raccontare la realtá.
Cosí privati di fonti autorevoli, si apre inevitabilmente al mercato collaterale e “nero” della notizia, riuscendo a raggiungere il risultato opposto di quanto, nelle sue volontá espresse, la riforma avrebbe voluto assicurare.
La necessitá di trovare un punto di incontro nel rispetto di tutti i diritti costituzionalmente garantiti, a fronte dell’evidente difformitá tra i vari uffici giudiziari italiani, e a fronte di un bilancio prettamente negativo sul fronte delle libertá di espressione e del diritto di cronaca, é alla base di un confronto aperto tra giornalisti, cittadini, magistrati, costituzionalisti, avvocati, organizzato dall’Associazione Lombarda Giornalisti lunedì 27 alle 20,30 al Cinema Anteo di via Milazzo a Milano. Da questo confronto si vuole ripartire e rilanciare in un secondo momento, con una manifestazione organizzata da Alg mercoledi 29 di fronte al Palazzo di giustizia di Milano.
Le iniziative vanno di seguito alla mozione che i giornalisti lombardi hanno presentato e votato per acclamazione al congresso della Fnsi perché la sua dirigenza si assuma l’impegno stringente di ri-porre la questione in tutte le sedi istituzionali competenti.
Perchè se é vero che con i giornali, intesi in senso esteso, a volte, c’è disordine, senza di loro, c’è sempre schiavitù.
marinella.rossi1956@gmail.comhttps://www.senzabavaglio.info/2023/03/17/al-congresso-fnsi-mozione-contro-la-legge-cartabia-vigileremo-perche-sia-operativa/
Le iconografie del sito di Senza Bavaglio sono di Valerio Boni
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