Senza Bavaglio
Milano/Roma, 2 luglio 2021
Il primo atto dei delegati Casagit che fanno capo a quella maggioranza che governa FNSI e INPGI è stato aumentare il compenso al presidente e quintuplicare lo stipendio del vicepresidente vicario (da 15.000 a circa 80.000). Il risultato è il raddoppio dei costi che peseranno sulla Cassa (soldi sottratti alle prestazioni sanitarie dei giornalisti).
Quindi, dopo aver disatteso, alla fine dello scorso mandato la riduzione dei soldi che la Casagit passa al sindacato decisa dall’assemblea (600 mila euro), ora, la stessa dirigenza appena eletta si aumenta gli stipendi.
Cioè la categoria va a rotoli, non si ferma l’emorragia dei fuoriusciti dalle redazioni con un sindacato inerme e incapace di reagire e difendere i giornalisti, eppure la maggioranza che gestisce le nostre istituzioni va avanti come un blindato e invece di pensare al bene degli iscritti ha come primo obiettivo aumentare i compensi.
Vedremo se, come si teme, il nuovo CdA (8 consiglieri della maggioranza e 3 dell’opposizione) daranno stipendi anche a presidente e CdA della Fondazione – che all’interno della Società di Mutuo Socccorso è la cassaforte dei risparmi accantonati dalla categoria – finora a costo zero.
Qui di seguito potete leggere la delibera approvata dalla maggioranza (44 voti) che decide i criteri per applicare gli aumenti ai compensi. Pubblichiamo anche la delibera (respinta) che aveva proposto la minoranza, sarebbe stata del tutto condivisibile se solo si fosse voluto ragionare assieme e trovare una quadra condivisa: compenso aumentato al presidente che deve impegnarsi a lavorare a tempo pieno per Casagit, per il resto lo stesso “equo” compenso delle ultime consiliature – inutile l’aumento spropositato al vicepresidente – e un occhio vigile ad evitare stipendi onerosi a chi andrà a gestire la Fondazione fino a oggi, ribadiamo, a costo zero.
Chissà magari i giornalisti invece di essere schifati (forse a ragione) di tutto, alle prossime elezioni dell’Ordine dovranno decidersi ad andare a votare, per non lasciare ai soliti noti campo libero ed evitare la fine.
Senza Bavaglio
La delibera approvata dalla maggioranza (44 voti favorevoli e 34 contrari) dell’assemblea dei delegati Casagit, che fa capo a ControCorrente, Stampa Democratica e conta diversi membri appartenenti a Comunione e Liberazione tra i suoi eletti.
La contro proposta dei delegati Casagit di opposizione che fanno riferimento a diverse componenti
Chi ha votato
Ecco la composizione dell’Assemblea Casagit. Il voto sulla delibera è stato segreto, quindi è impossibile conoscere come hanno votato i singoli delegati anche se, con buona approssimazione, si può dedurre il voto consideranto che la platea è divisa in due schieramenti: da una parte la maggioranza, sostenuta da ControCorrente, Stampa Democratica e Comunione e Liberazione, dall’altra la coalizione di opposizione, sostenuta, tra gli altri, da Senza Bavaglio, Unità Sindacale, Informazione Futuro, Stampa Libera e Indipendente, Puntoeacapo e altri diversi gruppi sparsi in Italia.
Delegati all’assemblea Casagit
Schierati ed eletti nelle liste sostenute da ControCorrente, Stampa Democratica e diversi aderenti a Comunione e Liberazione tra i suoi eletti.
Filippo ANASTASI (Lazio – Assente)
Paola ARISTODEMO (Lazio)
Andrea ARTIZZU (Sardegna)
Marco BALESTRAZZI (Emilia Romagna)
Laura BERTI (Lazio)
Tiziana BOLOGNANI (Veneto)
Ilaria BOSI (Umbria)
Mauro CARAFA (Molise)
Antonello CAPONE (Lombardia)
Francesco CAPONE (Lombardia)
Giuseppe CAPORASO (Campania)
Paola CATANI GAGLIANI (Toscana)
Enrico CAVIANO (Sardegna)
Fausta CHIESA (Lombardia)
Giampietro CHIODINI (Umbria)
Ubaldo CORDELLINI (Trentino Alto Adige)
Paolo COSTA (Lombardia)
Claudio CUMANI (Emilia Romagna)
Lucio DILETTI (Emilia Romagna)
Marco FAGANDINI (Liguria)
GUIDO FILIPPI (Liguria)
Fulvia FERRERO (Aosta)
Stefano GALLIZZI (Lombardia)
Gianfranco GIULIANI (Lombardia)
Elena GOLINO (Lombardia)
Diego LONGHIN (Piemonte)
Peter MALFERTHEINER (Trentino Alto Adige)
Andrea MASON (Veneto)
Vera Michela MARTINELLA (Lombardia)
Carla MASSI (Lazio)
Giuseppe MIGLINO (Toscana)
Grazia Maria NAPOLI (Molise)
Walter NERONE (Abruzzo)
Alessandro PELLIZZARI (Lombardia)
Mauro PERTILE (Veneto)
Virginia PICCOLILLO (Lazio)
Fernanda PIRANI (Lombardia)
Massimo PULLARA (Sicilia)
Giuseppe RICCO’ (Puglia)
Tiziana SAPIENZA (Lombardia)
Giuseppe SPATOLA (Lombardia)
Giampiero SPIRITO (Lazio)
Silvia SINIBALBI (Marche)
Gianfranco SUMMO (Puglia)
Alessandra VELLUTO (Lombardia)
Opposizione sostenuta, tra gli altri, da Senza Bavaglio, Unità Sindacale, Informazione Futuro, Stampa Libera e Indipendente, Puntoeacapo e altri diversi gruppi sparsi in Italia
Roberto AMBROGI (Lazio)
Raffaella AMMIRATI (Lazio)
Mario ANTOLINI (Lazio)
Luciano AZZOLINI (Trentino Alto Adige)
Laura BARSOTTINI (Lombardia)
Giampaolo CADALANU (Lazio)
Paola CASCELLA (Emilia Romagna)
Corrado CHIOMINTO (Lazio)
Daniela COTTO (Piemonte)
Fiammetta CUCURNIA (Lazio)
Francesco DI MARIO (Lazo – Assente)
Paola D’AMICO (Lombardia)
Simonetta DI PILLO (Lazio)
Luisa ESPANET (Lombardia)
Maria Pia Antonietta FARINELLA (Sicilia)
Pietro FRENQUELLUCCI (Marche)
Pier Paolo CAMBARERI (Calabria)
Carlo Ercole GARIBOLDI (Lombardia)
Santa GIANNAZZO (Calabria)
Gian Paolo GIRELLI (Friuli Venezia Giulia)
Francesco GRIGNETTI (Lazio)
Giovanni INNAMORATI (Lazio)
Marisa LA PENNA (Campania)
Carla MANZOCCHI (Lazio)
Michele MANZOTTI (Toscana)
Costantino MUSCAU (Lombardia)
Giorgio PACIFICI (Lazio)
Gerardo PELOSI (Lazio)
Orazio RAFFA (Sicilia)
Vincenzo SANSONETTI (Lombardia)
Christian SEU (Friuli Venezia Giuia)
Donatella SPERANZA (Abruzzo)
Stefania TAMBURELLO (Lazio)
Carola VAI (Piemonte)
Mario ZACCARIA (Campania)
Membri non giornalisti
Francesca CARATELLI (Assente)
Mauro FELLICO
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