Minacce alla ex cronista di Bologna: la Cassazione ordina il risarcimento

Speciale per Senza Bavaglio
Alessio Algeri
Roma, 11  aprile 2019

L’ex giornalista reggiana del “Resto del Carlino” e attuale consulente della Commissione parlamentare antimafia, Sabrina Pignedoli, ha diritto a essere risarcita. Lo ha stabilito la Cassazione che, a conclusione del processo penale alla ‘ndrangheta in Emilia, ha emesso, in data 5 aprile scorso, la sentenza n. 15041 della 5° sezione penale della Suprema Corte.

La giornalista ha subito minacce a parole da uno dei principali imputati, Domenico Mesiano, “stigmatizzandosi – secondo la Suprema Corte – la valenza intimidatoria tout court delle espressioni utilizzate dal Mesiano (‘ti taglio i viveri’) nei confronti della giornalista Sabrina Pignedoli ed ancor più l’idoneità delle stesse a dar corpo al più intenso disvalore rappresentato dall’utilizzazione del metodo mafioso”. Mesiano le aveva anche prospettato mali ingiusti per “farla desistere dal proseguire l’attività di diffusione di notizie idonee a gettare discredito su alcuni membri della congrega”, intimandole “di non scrivere più dei suoi cari amici Muto che non gradivano la cosa”.

I giudici hanno altresì evidenziato come fosse indubbia “la lesione alla libertà di stampa posta in essere dal Mesiano con la minaccia rivolta alla giornalista Pignedoli, cui veniva intimato di cessare di pubblicare notizie che rivelavano l’infiltrazione della ‘ndrangheta in Emilia”, poiché “il danno così operato consiste palesemente nella violazione di un valore primario della democrazia, e di un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione stessa, peraltro in favore di una associazione mafiosa e, pertanto, con contestuale pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica”.

Tra i danneggiati costituitisi parti civili per ottenere il risarcimento del danno morale figurano anche l’Associazione della Stampa dell’Emilia Romagna e l’Ordine dei Giornalisti.

Alessio Algeri
algerialessio2@gmail.com

 

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