Speciale per Senza Bavaglio
Pino Nicotri
Milano, 16 agosto 2017
Google non fa in tempo a licenziare l’ingegner James Damore per le sue tesi sulla disparità tra uomini e donne nelle inclinazioni naturali verso i vari campi di attività professionali che una ricerca scientifica condotta negli Usa pare proprio dare ragione al licenziato. Il caso Damore a Google è esploso perché l’ingegnere in una rete di comunicazione tra dipendenti interna all’azienda ha criticato la politica aziendale di favorire una maggiore assunzione di donne nelle mansioni tecnologiche e manageriali, settori nei quali oggi la loro presenza è ferma al 20%. Lo sforzo del gruppo di Mountain View nella Silicon Valley non consiste solo nel favorire in quelle mansioni l’ascesa femminile, ma anche la crescita della presenza di neri e ispanici, fermi rispettivamente all’1 e al 3% a fronte del 53% di bianchi e 39% di asiatici.

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