I ringraziamenti e le scuse di Ferri?
Un clamoroso autogol!
di Pino Nicotri ed Enrico Ferri
Dopo le puntate “Facce di bronzo”, “Culi di pietra” e Ferri arrugginiti terminiamo il discorso del perché non sono credibili le motivazioni con le quali il collega Enrico Ferri – e chi come lui – afferma di poter far bene all’Inpgi installandosi nel CdA dopo esserne stato uno dei sindaci.
Abbiamo in passato denunciato la faziosità dell’Associazione Stampa del Veneto, cioè del sindacato nel quale Ferri non è uno qualunque (ne è stato il segretario regionale per tre mandati), che a volte nel presentare le liste elettorali per le elezioni nei nostri vari organi ha “dimenticato” liste dei candidati di minoranza.
Per evitare che questa mutilazione della realtà fosse reiterata anche in questa campagna elettorale per l’Inpgi, Senza Bavaglio ha dovuto rivolgersi con una lettera aperta al presidente della FNSI, collega Giuseppe Giulietti, nella quale si legge: “Ti segnaliamo altri consolidati comportamenti scorretti abituali che vengono messi in atto in occasione delle varie tornate elettorali. Alcune associazioni regionali di stampa, come Veneto o Emilia Romagna o altre piccole, sono solite fornire ai loro iscritti, attraverso lettere, messaggi o addirittura sui giornali ufficiali, liste di candidati con solo i nomi graditi ignorando completamente i candidati alternativi”.
Ma non è finita qui. Gli stessi responsabili di questo uso pro domo propria di quelli che sono invece organi di informazione di TUTTI i giornalisti, vanno poi nelle redazioni per “aiutare” i singoli colleghi a votare col voto elettronico! Ma come fanno ad aiutarli se si tratta di colleghi ai quali loro stessi hanno impedito e/o tentato di impedire di sapere chi sono tutti i candidati? Aiutano i colleghi a votare liberamente oppure aiutano se stessi, i loro amici e gli amici degli amici? Aiuto o “aiutino”?
E che dire delle singole componenti sindacali che tollerano questi abusi? Sono credibili? Che garanzia danno di buona amministrazione? Di chi è capace di nascondere le liste elettorali scomode perché della concorrenza, cioè della minoranza, è legittimo sospettare che poi se eletto nasconderà anche documenti, dati, di bilancio e d’altro, se scomodi pure quelli.
Stiamo quindi bene attenti a non dar retta alle belle chiacchiere dei vari candidati stile Ferri che purtroppo abbondano. Ferri ormai arrugginiti.
Buon voto a tutti!
Pino Nicotri
Senza Bavaglio
Pubblichiamo qui di seguito il pezzo con cui Enrico Ferri risponde alle critiche rivolte da Pino Nicotri.L’articolo è così esilarante che voi lettori colleghi potete ben giudicare la differenza.
Pensateci bene quando votate. Questi sono i signori che stanno difendendo strenuamente una gestione fallimentare. E si ricandidano per continuare la loro opera.
Qui sotto il post di Enrico Ferri, che risponde a Pino Nicotri e ancora più sotto la replica di Pino.
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Ed ecco ancora Pino:
Caro collega o, se preferisci, caro Chicco,
la calunnia e la diffamazione in Italia sono dei reati. Il primo dei quali – piuttosto grave – NON si compie scrivendo articoli, bensì SOLO ED ESCLUSIVAMENTE accusando di reati qualcuno davanti al magistrato, magari sapendo bene che questo qualcuno è innocente.
Chi e da chi è stato accusato di reati davanti a un magistrato? Ti prego di farne i nomi, in modo da sostanziare e provare la veridicità di quanto hai messo per iscritto nella tua mail alla quale sto rispondendo con questa mia. Altrimenti, se non sei in grado di fare i nomi dei calunniatori, fornisci una prova di non buon giornalismo: non buono perché basato su accuse, le tue, infondate.
Che poi la campagna elettorale sia stata pessima, peggio del solito, come dimostra anche questa tua grave ma non comprovata lettera di accusa, non ci piove. Non a caso ho preferito non candidarmi.
Un caro saluto. Con non poca nostalgia: “it was long time ago”, “someone was hurt long time ago”.
Pino (abbreviazione di Giuseppe Francesco Mario Nicotri di Aragona y Pamplona)
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