Camillo Ricordi firma l’edizione italiana del manuale di Sinclair sulla longevità

Senza Bavaglio
Milano, 11 gennaio 2021

“Noi siamo abituati a curare le malattie, ma non sappiamo curare la vecchiaia”. È questo in sintesi il cuore del libro uscito in America e arrivato in Italia grazie a Verduci Editori. “Longevità – Perché invecchiamo e perché  non dobbiamo farlo” è infatti l’edizione italiana di “Lifespan” di David Sinclair. Per l’Italia il libro è curato da Camillo Ricordi, scienziato italiano che lavora presso l’Università di Miami ed è tra i massimi esperti al mondo di diabete, trapianti cellulari e medicina rigenerativa.

Uno studio che Ricordi ha ampiamente sposato: “Anche se non molti pensano che vivere fino a 120 e oltre possa essere traguardo raggiungibile o desiderabile, un argomento su cui siamo tutti d’accordo – dice Ricordi – è che prolungare la sopravvivenza sana, il cosiddetto healthy lifespan o healthspan, rappresenta un dovere morale di qualsiasi società moderna e responsabile, dato che le malattie croniche legate all’invecchiamento sono responsabili del 90% della spesa sanitaria”.

Sinclair è un pioniere e leader internazionale in questo campo di ricerca. Biologo australiano è professore di genetica alla Harvard Medical School (nel 2014 Time lo inserì tra le 100 persone più influenti del mondo) in Longevità sviscera il tortuoso argomento della vecchiaia usando un linguaggio accessibile a tutti, senza perdere in veridicità scientifica. Il libro parte dalla sua infanzia, da sua nonna, dall’amore per la vita che ella ha sempre mostrato e la vitalità stessa che questo amore contiene. Dalla lotta tra il desiderio di rimanere giovani e la resa, invece, all’implacabile passaggio del tempo.

L’involucro si consuma, “come un cd che ascoltato numerose volte porta inevitabilmente i segni dell’uso”, è questo un esempio che lo scienziato pluripremiato ama fare quando racconta la sua ricerca. Anche nel cd consumato, la musica rimane intatta, si può recuperare. Vivere fino a 120 o addirittura 150 anni in perfetta salute è per Sinclair un obiettivo raggiungibile. Purché l’invecchiamento non sia più considerato un processo ineluttabile, quanto una malattia da curare. Si tratta di un paradigma rivoluzionario: l’invecchiamento è un processo dinamico che si può arrestare e addirittura invertire ricorrendo al potere rigenerante di una serie di molecole promettenti, che sono attualmente allo studio.

Sinclair con le sue ricerche ha decifrato quelli che sono i segreti delle ‘meduse immortali’, delle balene bi-centenarie, ed ha introdotto la ‘teoria dell’informazione dell’invecchiamento’ che spiega come invecchiare significhi perdere l’informazione della giovinezza. Un’informazione, questa, cui teniamo tutti. Longevità, irriverente e visionario è campione di incassi negli Stati Uniti e sta riscuotendo un successo imprevisto anche nel nostro Paese.

Senza Bavaglio
twitter @sbavaglio

Longevità

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