Il Programma

SENZA BAVAGLIO

E’ TUTTO UN ALTRO ORDINE


ALBO – All’Ordine ne spetta il controllo. Senza Bavaglio si impegna a garantire il rispetto della legge sia per l’accesso sia per la permanenza negli Elenchi.

BOLLINO BLU – Se i giornali sono pieni di pubblicità occulta, la responsabilità è soprattutto degli editori. Senza Bavaglio si impegna a collaborare con l’Authority della concorrenza e del mercato. Propone che l’Ordine attribuisca attestati di buona condotta ai direttori e alle aziende editoriali che rifiutano l’uso di marchette e di articoli al servizio della pubblicità. Una sorta di bollino blu per chi si attiene alle regole del giornalismo informativo, della deontologia, del rispetto per i lettori e per i collaboratori. L’Ordine deve chiedere il blocco delle provvidenze statali per gli editori che non osservano questi principi.

CONTRATTO – Il nuovo contratto, contro cui Senza Bavaglio (unico gruppo in Lombardia) si è opposto, ha penalizzato tutti: i giornalisti più anziani, buttati fuori dalle redazioni; i freelance, ai quali erano state promesse tutele e protezioni poi disattese; disoccupati, precari e giovani, ai quali è stato negato un accesso dato per certo. Occorre che l’Ordine restituisca decoro, rispettabilità e orgoglio di esercitare questa professione a tutti i giornalisti, indipendentemente dalla loro età e collocazione lavorativa.

CORSI – L’Ordine deve farsi carico della formazione e dell’aggiornamento professionale verificando successivamente il reale assorbimento del mercato.

DUE MANDATI E NON DI PIU’– La legge non lo prevede ma i candidati di Senza Bavaglio si impegnano a vigilare perché gli incarichi di presidente e segretario, regionale e nazionale, non si possano ricoprire per più di due mandati consecutivi.

FREELANCE – Senza Bavaglio, che ha promosso l’Organismo di Base dei freelance (www.usgf.it), si impegna a tutelare la dignità dei liberi professionisti garantendo rapporti eticamente corretti fra giornalisti dipendenti e freelance, in tutti i media. Si deve imporre un tariffario, che abbia valore di legge, con compensi adeguati che permettano di esercitare la professione rispettando etica e deontologia. Il tariffario deve tenere in considerazione tutti i tipi di giornalismo: scritto, visivo, multimediale e grafico.

INFRAZIONI – Senza Bavaglio si impegna a perseguire con fermezza quelle che compromettono la credibilità della professione (insider trading, interessi privati, asservimento a qualsiasi potere, servizi segreti compresi). Per quelle lievi ha intenzione di istituire corsi di recupero deontologico per i responsabili.

LIBERTA’ DI STAMPA – Senza Bavaglio si impegna a contrastare in ogni sede e con ogni mezzo qualsiasi norma tenti di limitare la stampa libera. Vedi la legge sulle intercettazioni.

STAGE VIGILATI – L’Ordine deve garantire l’impiego corretto degli stagisti. Senza Bavaglio si impegna a vigilare e a sanzionare i direttori che li utilizzano per mansioni giornalistiche invece di insegnare loro il mestiere.

STOP AL MOBBING – Il mobbing esercitato da giornalisti nei confronti di colleghi disonora la professione. Senza Bavaglio sostiene che su questa questione debba mobilitarsi anche l’Ordine infliggendo sanzioni ai giornalisti che vessano i colleghi.

Vota TUTTI i candidati di Senza Bavaglio, trascrivendo sulle schede tutti i nomi e i cognomi.

Il meccanismo elettorale a maggioranza assoluta obbliga a votare la squadra in blocco, pena la sua intera esclusione.

PER VINCERE bisogna votare in blocco TUTTI I CANDIDATI DI SENZA BAVAGLIO

SI VOTA A MILANO IN CORSO VENEZIA 47

DOMENICA 23 MAGGIO dalle ore 9,45 alle ore 13,15

LUNEDI’ 24 MAGGIO dalle ore 9,30 alle ore 14

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