ORDINE 2013/ Il Programma

VECCHIO ORDINE BYE BYE,
La vera alternativa siamo noi

Ridurre la tassa di 100 euro
un balzello che serve solo
a mantenere la loro burocrazia.

Oggi tutti vogliono riformare l’Ordine,
Senza Bavaglio lo propone dal 2007
Ma ci hanno sempre bloccato
E’ ora di dire “BASTA”

L’Ordine dei Giornalisti è obsoleto. Con l’arrivo di Internet, sono cambiati i rapporti
fra editori e giornalisti, fra media e fruitori.

La nostra professione, così importante per la società, non può essere svincolata
dalla deontologia. Perché è attraverso un giornalismo leale che una società si
evolve.

L’informazione deve rinnovarsi, seguendo le indicazioni dell’Unione europea
sugli albi professionali, che prevedono l’evoluzione dell’Ordine dei Giornalisti in
Authority.

Perché l’Authority?

L’Ordine dei Giornalisti è un inutile carrozzone: non protegge i giornalisti onesti, non
punisce i disonesti, non regola le incompatibilità fra cariche politiche e giornalismo.
E soprattutto non protegge i lettori e non garantisce l’informazione libera.

Il problema dell’Ordine è la struttura corporativa: i giornalisti non possono essere i
controllori e i controllati.

L’abolizione dell’OdG forse non peggiorerebbe la situazione dei media, ma
segnerebbe la vittoria di chi mira a trasformare i giornalisti in impiegati manovrabili.

Noi vogliamo ripristinare le regole creando un’Authority di controllo non per la
difesa dei giornalisti, ma per la difesa del giornalismo, dei lettori, della democrazia.

L’Authority dovrà elaborare/riformare lo Statuto dei giornalisti e il Codice
deontologico. Avrà il potere di decidere Osservazioni, Ammonizioni, Multe nei

confronti degli editori, Sospensioni e Radiazioni dall’elenco professionale di
giornalisti e direttori.

Le eventuali sanzioni, con le motivazioni, dovranno essere pubblicate dalle testate in
questione con un rilievo obbligatorio o lette nei giornaliradio o nei telegiornali.

L’Authority introdurrà l’obbligo per ogni testata di dotarsi di uno Statuto, firmato
dalla proprietà e dai giornalisti, che detti le regole di policy interna.

L’Authority disporrà che ogni testata si doti di un Garante del pubblico scelto
periodicamente dai lettori tra una rosa di nomi proposta dall’editore, dal direttore,
dai giornalisti e dallo stesso pubblico.

Il Garante dei lettori, slegato da vincoli con la proprietà del giornale, avrà sulla
pubblicazione un suo spazio autonomo e non sindacabile, e il potere di chiedere
all’Authority interventi sanzionatori.

L’Authority dovrà vigilare anche sulle condizioni di lavoro dei giornalisti, perché con
il mobbing e lo sfruttamento, anche e soprattutto dei freelance, non può nascere
un’informazione equa e di alto livello.

Giornalisti: Albo o Elenco

L’Albo dei giornalisti non sarà più suddiviso in Pubblicisti e Professionisti, ma
raccoglierà solamente chi esercita la professione in senso stretto, senza l’ingerenza
di marketing, politica o di chi, pur scrivendo, esercita altre professioni.

Le scuole di giornalismo saranno gestite solo ed esclusivamente dalle università,
e comunque non renderanno automatica per gli studenti l’iscrizione all’Albo
professionale.

Ridurre il balzello di 100 euro

Cosa danno in cambio i 100 euro che occorre pagare per iscriversi ogni anno
all’Ordine? Nulla. Permettono solo alla burocrazia che ci governa di nutrirsi a nostre
spese. Viaggi a Roma, commissioni quasi sempre superflue, rimborsi inutili.

A chi servono 425 persone che occupano incarichi elettivi di cui 150 siedono
in Consiglio Nazionale?
E chi prende i voli low coast e si fa rimborsare il prezzo pieno? Affidiamo a questi la
nostra deontologia e la nostra etica. E’ venuto il momento di dire “BASTA”.

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