Strumentalizzare le perdite per impadronirsi della Casagit è grave e insensato
No alle mani della politica sulla Cassa
Vota la squadra di Senza Bavaglio se vuoi servizi eccellenti e una gestione corretta fuori dai giochi delle correnti
Non votare chi ci ha regalato un Contratto di lavoro che smantella il giornalismo
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La Casagit non è malata in modo irreversibile ma sta utilizzando le sue riserve. Ed è il sintomo di un grave peggioramento. Non basta più un’amministrazione attenta e scrupolosa, ci vogliono nuove strategie e la competenza di consulenti esperti.
Alt alla fuga delle quote
Le entrate diminuiscono. Giornalisti con alti stipendi e alte contribuzioni, vengono prepensionati e non sostituiti. Aumentano i pensionati che utilizzano maggiormente i servizi (dal 2007 al 2008 gli iscritti con più di 80 anni sono aumentati del 25%). Mentre non vengono assunti i giovani che verserebbero contributi più bassi, ma necessitano di meno cure. Da qui l’esigenza di trovare delle formule per integrare precari e freelance che sono il futuro.
Occhio ai freelance
L’anno scorso è stata varata la nuova Casagit 2 per i non contrattualizzati. Prevede rimborsi, proporzionali alle quote versate, del 30 o del 60%. Un primo passo positivo che non è stato ben comunicato e compreso. Una formula utile che ha bisogno di essere perfezionata. Con le necessarie modifiche potrebbe portare nuovi iscritti e nuove quote.
+ rapidità + qualità x servizi eccellenti
Aumentare i contributi per i famigliari dei giornalisti ad alto reddito può essere una soluzione, ma comporta il rischio di abbandono della Casagit. Per far fronte a questo problema, e non solo, si deve puntare sull’eccellenza dei servizi, convenzionandosi con strutture e medici di livello alto, selezionati da una commissione. Alzando il numero degli utenti si ottengono migliori tariffe.
Aprite quelle porte
Anche l’accesso alla Casagit deve diventare più elastico. Mantenendo i paletti dei sei mesi di attesa per avere diritto ai primi rimborsi, all’inizio di ogni anno, fino al 31 gennaio, deve essere data la possibilità di iscriversi ai giornalisti non contrattualizzati e di iscrivere il coniuge, il convivente o i figli sopra i 26 anni a quelli contrattualizzati. Cosa che ora non si può fare.
Alla ricerca dei fondi perduti
L’assistenza gratuita per i figli può essere limitata ai 21 anni, esclusi i casi di portatori di handicap o malati cronici. I figli dai 21 ai 26 anni mantengono l’iscrizione ma pagano metà della quota prevista oggi per coniuge o convivente. Le spese di gestione vanno riconsiderate. Il numero dei delegati deve essere ridotto e il tempo per ogni trasferta limitato all’indispensabile in modo da ridurre i costi. Per questo anche i gettoni di presenza dovrebbero essere rivisti.
Stop alle complicazioni
Le visite specialistiche non devono più avere la richiesta del medico di base.
È piuttosto necessario intensificare e fare seri controlli sui rimborsi
Soluzioni non giochi di potere
Infine non ci piace l’assalto alla diligenza della Casagit. Tradurre critiche e rimproveri in nuove spartizioni di potere o correntizie, solo per piazzare su qualche poltrona amici e consiglieri, non è un metodo che appartiene a Senza Bavaglio. La nostra squadra è formata da giornalisti appassionati e disinteressati il cui unico scopo è quello di mettersi al servizio dell’Istituto e dei colleghi, per migliorarne qualità, servizi e compiti.
Questa la squadra di Senza Bavaglio:
LOMBARDIA
10 -Enrico CASALE
15 -Antonella CREMONESE
19 -Luisa ESPANET
36 -Gianna MELIS
50 -Monica RICCI SARGENTINI
51 -Giuseppina (Giosi) SACCHINI
56 -Maria (Mariella) TANZARELLA
62 -Alice WERBLOWSKY
VENETO
1 -Tiziana BOLOGNANI
5 -Maurizio CREMA
LIGURIA
7 -Pietro TARALLO
EMILIA ROMAGNA
4 -Cesario PICCA
3 -Gian Basilio NIEDDU
LAZIO
1 -Guido ALFERJ
4 -Lelio BERNARDI
12 -Maria Lavinia DI GIANVITO
14 -Carlo DI RENZO
16 -Francesco (Franco) FAVA
18 -Roberto FERRARESE DELLA ROVERE
20 -Elisa ( Lilli) GARRONE
CAMPANIA
2 -Antonella NAPOLI
PUGLIA
4 -Ileana SAPONE
7 -Venanzio TRAVERSA
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