“Multimedialità e multitestate è il primo capitolo sul quale ci stiamo confrontando. I due capisaldi sono l’Articolo 1, perché occorre una nuova definizione dei giornalismi, e l’Articolo 34, quello sul potere dei comitati di redazione. Dovremo aprire all’innovazione, senza però accettare la pretesa degli editori di affidare a un solo collega il lavoro che prima svolgevano in tre”. Una seconda fase, spiega ancora Natale, “dovrà affrontare temi quali il precariato, il lavoro autonomo, gli scatti di anzianità, la carriera dei giornalisti, sia sulla linea desk che su quella scrittura, e la busta paga”. Tutti temi che – avverte Natale – non sono ancora stati affrontati a dispetto delle indiscrezioni circolate fin qui.
Infine, la politica. “Ci sarà da discutere per un rapporto più stretto con Inpgi e Ordine, consapevoli del fatto che l’Ordine ha bisogno di una riforma e noi giornalisti non vogliamo lasciare il tema a Beppe Grillo. Non siamo contro i finanziamenti all’editoria, ma sappiamo che è necessaria una revisione su come vengono distribuiti quei fondi”.
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