Le bugie di ControCorrente per difendere l’obolo di 600 mila euro dalla Casagit (in rosso) alla FNSI

Un post di chi governa l’ente sostiene che il sindacato versa alla Cassa un sacco di denaro. Peccato che non siano soldi suoi ma già destinati alla sanità dei giornalisti

Senza Bavaglio
Milano, 5 giugno 2025

Dalle ore 9 di venerdì 6 giugno alle ore 18 di martedì 10 giugno 2025, si vota per rinnovare i vertici della Casagit.

Alcuni elettori ci segnalano che, irritata dal nostro post Obolo di seicento mila euro dalla Casagit (in rosso) alla FNSI: e i giornalisti pagano, ControCorrente ha risposto con un messaggio per giustificare il prelievo indecente.

“La Casagit  – scrive un esponente di ControCorrente – versa contributi alle Associazioni di stampa e alla Fnsi, che sono regolati da sempre attraverso una specifica convenzione. Quella attuale è stata prorogata fino a fine anno in attesa del rinnovo del contratto di Lavoro”. Ovviamente l’autore evita di dire che il Contratto Nazionale di Lavoro è scaduto da una decina d’anni ed è molto difficile che venga rinnovato entro la fine di quest’anno.

“I contributi di derivazione contrattuale che annualmente Casagit incassa da giornalisti in attività e pensionati (che pagano la quota in continuità col contratto di lavoro FNSI) – continua ancora il messaggio – ammontano a 59 milioni e mezzo di euro, la restituzione che Casagit fa alla FNSI è di 600.000 euro pari a circa l’1 per cento della contribuzione contrattuale”.

Ma quale restituzione? La FNSI gira alla Casagit quei soldi che sono pagati dai giornalisti e dagli editori proprio per essere versati alla Cassa. Quindi non è denaro suo: la FNSI lo riscuote solamente; è come se fosse una sorta di “sostituto di imposta”.

“Per contro, nell’ultimo anno, attraverso accordi su due specifici fondi contrattuali, la FNSI ha messo a disposizione di Casagit risorse aggiuntive pari a 1.080.000 euro, soldi destinati a sostenere la contribuzione di pensionati a basso reddito, articoli 2 e 12, cassintegrati e disoccupati”, racconta ancora la falsa narrazione. Anche qui quei soldi non sono del sindacato e tra poche righe vi spieghiamo perché.

“Sommando anche gli importi che Casagit versa alle Associazioni di stampa si arriva a una spesa pari a poco più del 3 per cento di quanto si incassa dalla contribuzione contrattuale, quando un broker oggi chiede in ingaggio il 20 per cento. Se anche considerassimo solo la quota dei giornalisti attivi, escludendo i pensionati, arriveremmo al 5 per cento”, scrive questo testo menzognero. Ribadiamo che noi abbiamo sempre dichiarato di non voler toccare i soldi che vanno alle Associazioni regionali che, comunque, forniscono un servizio.

ControCorrente per intorbidire le acque mesta nel torbido. Anche perchè non si capisce perchè mai per un semplice passaggio di denaro –  che magari già di per sé produce interessi in banca – si debba incassare l’1 per cento. Ben altra cosa è un ingaggio di un broker che comunque si occuperà di un patrimonio che gestirà facendolo crescere e rendere.

Comunque quel denaro (cioè il 1 milione e 80mila euro) non è della FNSI. Sono soldi che la Federazione della Stampa ha in giacenza. Secondo un vecchio accordo sono versati dai colleghi in attività (quindi non pensionati) e sono  destinati all’INPGI. Servivano a incementare le pensioni più basse.

Ma ora quell’INPGI non c’è più, non eroga più pensioni ma quel contributo continua a essere versato dai giornalisti in attività al sindacato. La FNSI però non può tenerselo. Se lo facesse potrebbe essere accusata di furto.

Quindi (anche per evitare grane) con una delibera ha deciso  di girarlo alla Casagit. Ripetiamo: non sono soldi suoi ma dei colleghi giornalisti.

Chi racconta frottole per ingannare i colleghi va bloccato. Leggendo quella risposta dell’anonimo estensore di ControCorrente sembra di assistere al luna park al gioco delle tre tavolette. Ma questo non è un gioco. Si tratta della salute dei giornalisti.

Post di questo genere, come quello dell’esponente di ControCorrente, mirano a ingannare. Sono solo propaganda e la propaganda è ingegnosa perché induce le persone a scegliere cose che le danneggiano. Una sorta di masochismo inconscio.

Saccheggiare le casse della Casagit è ignobile. Occorre impedire che Casagit faccia la fine dell’INPGI. Per questo vi chiediamo di votare in blocco la lista:

RIVOGLIO LA MIA CASAGIT una coalizione sostenuta anche da Senza Bavaglio.

Questi i candidati. VOTATELI TUTTI IN BLOCCO. 

  1. *BONVINI MAURIZIA* (Rcs Periodici)
  2. *CAPONE FRANCESCO* (già Focus – gruppo Mondadori)
  3. *CERISANO FRANCESCO* (Italia Oggi)
  4. *DIRCEO DANIELA* (Ufficio stampa)
  5. *EBOLI VITTORIO* (Sky TG24)
  6. *FERRARI TAMARA* (freelance)
  7. *GARIBOLDI CARLO ERCOLE* (La Provincia Pavese)
  8. *GOLINO ELENA* (già Rai Lombardia)
  9. *LIBELLI MARCO* (Il Sole 24 Ore)
  10. *POZZI PAOLO* (freelance – FreeMedia)
  11. *SOTTOCORNOLA FABIO* (Corriere della Sera)
  12. *VELLUTO ALESSANDRA* (Askanews)

“*Rivoglio la mia Casagit*” in Lombardia è una iniziativa voluta e sostenuta da Senza Bavaglio, Stampa Democratica, Impegno Sindacale Unitario, Nuova Informazione, Unità Sindacale-Mil e 5W.

In PIEMONTE VOTA IN BLOCCO questi 3 candidati:

– BRIGNONE Fabrizio
– COTTO Daniela
– VAI Carola

In EMILIA ROMAGNA VOTA:
– CASCELLA Paola

In CAMPANIA VOTA:
– SCAPATICCI Enrico
– ZACCARIA Mario

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