Senza Bavaglio
Milano, 1 giugno 2025
Care socie, cari soci lombardi della Casagit
siete voi felici che mamma Casagit Salute di Roma abbia imposto per le visite mediche un rimborso massimo di 800 euro annui pro capite con franchigia del 15 per cento e, quindi, con la scomparsa del rimborso illimitato di 80 euro per ogni visita?
Come (forse) sapete dalle ore 9 di venerdì 6 giugno alle ore 18 di martedì 10 giugno 2025, si svolgeranno – solo con voto elettronico dall’Area Riservata – le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea nazionale Casagit Salute.
In pratica bisogna rinnovare l’organismo che nel prossimo quadriennio dovrà vigilare sulla nostra salute e sui nostri soldi che lo finanziano. Per pura coincidenza, quasi nelle stesse date si tengono i referendum nazionali abrogativi su lavoro e diritto di cittadinanza.
Una lista si contrappone alla nostra e conta al suo interno tutta la dirigenza che ha gestito la Casagit negli anni scorsi: vanta traguardi incommensurabili. Peccato che il fallimento della gestione sia sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo già parlato della mancia incomprensibile di 600 mila euro versata nelle casse della FNSI (il sindacato dei giornalisti) giustificata da un “la FNSI gestisce il contratto che a sua volta serve per finanziare la Casagit”. Una pretesa stravagante perché è nei compiti del sindacato tutelare e implementare il welfare dei giornalisti. Quindi un ulteriore obolo non è giustificato.
Ma non solo. Quella dirigenza cui si vuole rinnovare il mandato è responsabile della manovra lacrime e sangue entrata in vigore il 1° gennaio scorso e che prevede un tetto massimo annuale per le visite mediche di 800 euro.
Forse può essere vero che i più giovani non raggiungono quel tetto, ma i più anziani che hanno pagato per una vita i contributi alla Cassa e che magari solo ora in età avanzata cominciano a usarla raggiungono quel tetto molto facilmente.
Al 31 dicembre 2024 il bilancio ha segnato un rosso di 2 milioni 195 mila euro, se però consideriamo che la Casagit ha ricevuto un contributo una tantum dalla Fondazione di 3,4milioni di euro, il reale rosso per il 2024 risulta superiore a 5,5 milioni di euro. Certo che occorre una manovra, ma non questa che colpisce le fasce più deboli della nostra categoria.
Innanzi tutto la manovra avrebbe dovuto essere condivisa e discussa. Noi avremmo coinvolto anche esperti e manager del settore per evitare un risultato pessimo che porterà la Casagit al collasso e al default e quindi a fare la fine dell’INPGI.
I responsabili della gestione attuale sono più sensibili a tutelare le proprie prebende e i propri emolumenti (si sono inventati persino una vicepresidenza da oltre 70 mila euro l’anno e stipendi da manager per la Fondazione Casagit) e a lanciare improperi contro coloro (cioè noi) che hanno proposto l’eliminazione (o quanto meno riduzione) di quel “pizzo” di 600 mila euro che da decenni la Casagit versa ogni anno alla Fnsi e la cancellazione di quel tetto di 800 euro l’hanno per le visite mediche.
Per bloccare questa deriva suicida vi chiediamo di votare in blocco la lista
RIVOGLIO LA MIA CASAGIT
sostenuta anche da Senza Bavaglio.
Questi i candidati. VOTATELI TUTTI.
- *BONVINI MAURIZIA* (Rcs Periodici)
- *CAPONE FRANCESCO* (già Focus – gruppo Mondadori)
- *CERISANO FRANCESCO* (Italia Oggi)
- *DIRCEO DANIELA* (Ufficio stampa)
- *EBOLI VITTORIO* (Sky TG24)
- *FERRARI TAMARA* (freelance)
- *GARIBOLDI CARLO ERCOLE* (La Provincia Pavese)
- *GOLINO ELENA* (già Rai Lombardia)
- *LIBELLI MARCO* (Il Sole 24 Ore)
- *POZZI PAOLO* (freelance – FreeMedia)
- *SOTTOCORNOLA FABIO* (Corriere della Sera)
- *VELLUTO ALESSANDRA* (Askanews)
“*Rivoglio la mia Casagit*” è una iniziativa voluta e sostenuta da Senza Bavaglio, Stampa Democratica, Impegno Sindacale Unitario, Nuova Informazione, Unità Sindacale-Mil e 5W.
In PIEMONTE VOTA IN BLOCCO questi 3 candidati:
– BRIGNONE Fabrizio
– COTTO Daniela
– VAI Carola
In EMILIA ROMAGNA VOTA:
– CASCELLA Paola
In CAMPANIA VOTA:
– SCAPATICCI Enrico
– ZACCARIA Mario
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