Intelligenza Artificiale: insidia per il giornalismo. Per l’Ordine a Milano scegli “Etica e Libertà”

Mercoledì 2 aprile e giovedì 3 aprile aperto il seggio online sul sito www.odg.it . Domenica 6 aprile si vota in presenza dalle 10 alle 18 all’Hoel Westin Palace in piazza della Repubblica 20 a Milano

Speciale Per Senza Bavaglio
Laura Verlicchi
Milano, 2 aprile 2025

Più che una coincidenza, è un campanello d’allarme: nei giorni in cui andiamo a votare per l’Ordine dei giornalisti, è in edicola il primo quotidiano al mondo realizzato interamente dal’intelligenza artificiale, il Foglio AI.  Un esperimento,  sicuramente affascinante ma anche provocatorio: “Noi giornalisti ci limiteremo a fare le domande, nel Foglio AI leggeremo tutte le risposte”, così la direzione ha presentato l’inserto, destinato a durare un mese. Un unicum a livello mondiale, certo: ma per quanto tempo?

Tanto più che, senza tanto clamore ma con silenziosa efficienza, l’Ai è entrata da un pezzo nel giornalismo a tutti i livelli: testi, titoli, traduzioni, verifiche.

Così, anche il nuovo codice deontologico, in vigore da giugno,   per la prima volta dedica un  intero articolo – il numero 19  – all’intelligenza artificiale che, si legge, «non può in alcun modo sostituire l’attività giornalistica».

Principio fondamentale, certo: ma che va fatto rispettare nella pratica.   Qui, il nostro  Ordine deve avere un ruolo di peso, se si vuole fare dell’Ai uno strumento di lavoro e non un mezzo per distruggere la professione.  In particolare, dovremo vigilare sul suo utilizzo nelle redazioni,  che deve rispettare le  regole della corretta informazione  e dell’autonomia del giornalista.

In altri termini, l’intelligenza artificiale può essere un alleato prezioso, ma non rende facoltativi la trasparenza, il controllo delle fonti, il  rispetto della deontologia.

Soprattutto, è uno strumento che va conosciuto, per essere usato nel modo migliore: infatti, la formazione in materia di intelligenza artificiale è sempre più richiesta dai giornalisti di tutte le età,  redattori e freelance, che lavorino nei giornali tradizionali o negli uffici stampa, e persino nelle testate  digitali.

Anche in questo campo, l’Ordine ha un compito insostituibile.  In Lombardia, già molto si è fatto, a partire dai corsi e dagli eventi formativi organizzati dall’Ordine regionale, ma molto ancora intendiamo fare.  Per questo, chiediamo il vostro sostegno: il voto al ballottaggio è l’occasione per farlo.

Laura Verlicchi
verlicchilaura7@gmail.com
Candidata al Consiglio regionale della Lombadia dell’Ordine dei Giornalisti

Le iconografie che illustrano gli articoli di Senza Bavaglio sono di Valerio Boni.

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