Da FNSI e LOMBARDA sul caso RCS-Mondadori e ricadute sulla FIEG un assordante silenzio

I dirigenti di Senza Bavaglio eletti nel Consiglio Nazionale della FNSI e nel direttivo della Lombarda, hanno inviato al presidente e al segretario della FNSI e al presidente della Lombarda questa lettera chiedendo un intervento per chiarire il ruolo dell’ingegner Maurizio Costa, ex amministratore delegato della Mondadori, attuale presidente FIEG e candidato alla presidenza RCS. E’ compito del sindacato dei giornalisti evitare commistioni che compromettono il giornalismo e la sua qualità, nonché il lavoro dei giornalisti. Ecco la lettera inviata:

Al Segretario della FNSI

Raffaele Lo Russo

Al presidente della FNSI

Santo della Volpe

Al presidente dell’ALG

Paolo Perucchini
Pare appurato, a una settimana dalla scadenza per la presentazione delle liste dei candidati al rinnovo del consiglio d’amministrazione di Rcs Mediagroup, che il candidato per la presidenza, al posto dell’uscente Angelo Provasoli, sia Maurizio Costa, attuale presidente della Fieg.

Costa figurerebbe nella lista presentata dal socio di riferimento, FCA (18 per cento), che troverà un consenso diffuso anche tra gli altri azionisti. L’ingegnere Costa gode della stima del mercato italiano e di tanti gruppi industriali coinvolti nel campo editoriale, non fosse altro perché per 21 anni, dal 1992 al 2013, è stato dirigente ai massimi vertici del gruppo Mondadori, chiudendo la carriera in azienda con il doppio ruolo di vice presidente e amministratore delegato, per passare poi, per poco più di un anno, alla Fininvest la holding della famiglia Berlusconi, proprietaria della stessa Mondadori e di Mediaset.


Ora gli interrogativi che sorgono sono due:


– La Mondadori è in trattativa avanzata con RCS per l’acquisto di RCS Libri e come noto dalla stampa la definizione dell’operazione è stata demandata dall’attuale CdA al prossimo, che sarà nominato dall’assemblea dei soci il 23 aprile. Quindi di fatto, il nuovo presidente in pectore di RCS, Costa, venderà uno dei business storici del gruppo, all’azienda nella quale ha maturato l’intero percorso professionale. Nessuno vuole gridare al conflitto d’interessi ma la cosa deve far riflettere. tanto più che a Costa verranno date deleghe operative in seno al CdA di RCS.


– Costa é da pochi mesi presidente FIEG e sta avviando nuove trattative con i grandi gruppi online a partire da google per difendere il lavoro giornalistico dal cannabilismo della Rete. Questa svolta, ossia la prossima nomina in RCS, rischia quindi di stoppare subito questo processo e tante altre iniziative che come da dichiarazioni pubbliche dello stesso Costa – l’ultima intervista guarda caso rilasciata al Corriere della Sera, testata della RCS della quale a breve sarà presidente – stavano per essere poste in essere anche in accordo con il sindacato (leggasi l’intervista in replica del presidente FNSI sempre sulle pagine del Corriere).


A questo punto Senza Bavaglio chiede un intervento urgente sia a livello regionale – RCS e Mondadori operano principalmente in Lombardia – sia a livello nazionale per fare immediata chiarezza sul futuro assetto di vertice della FIEG in un anno che sarà particolarmente complicato dal punto di vista della definizione di tante vicende sindacali (i casi Mondadori e Condé Nast giusto per fare due esempi).


Il sindacato deve far sentire la propria posizione perché FIEG rischia di rimanere per mesi senza un nuovo presidente, bloccando di fatto l’attività operativa e tutte le iniziative in corso


Massimo Alberizzi – Consigliere Nazionale FNSI

Andrea Montanari – Consigliere della Lombarda

Nicoletta Morabito – Consigliere della Lombarda

 

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