INPGI/ Una svolta: niente più regalie indiscriminate al sindacato

E’ una “svolta epocale” quella sancita ieri, 25 febbraio, dal Cda dell’Inpgi. Infatti, una delibera appena approvata, in merito al contributo annuale  Inpgi alle Associazioni regionali della Stampa e alla Fnsi, stabilisce che tale contributo non potrà essere più considerato un’elargizione liberale, così come è avvenuto fino ad oggi ma, trattandosi di una controprestazione per un effettivo servizio reso all’intera categoria degli iscritti Inpgi, potrà essere anticipato dall’Istituto, come avveniva in passato, in 4 rate trimestrali.

La novità consiste nella rendicontazione obbligatoria, analitica e documentata voce per voce alla fine di ogni anno da parte del legale rappresentante delle 20 ASR, e non più dal fiduciario (che dovrà soltanto continuare a relazionare l’Istituto ogni 3 mesi sul buon andamento dell’ufficio di corrispondenza) e della Fnsi, da inviare all’Inpgi che, a sua volta, dovrà informarne tempestivamente il Collegio sindacale, per il necessario parere e controllo.

Un’impostazione, fortemente voluta dal collegio sindacale dell’Inpgi, che capovolge la filosofia di fondo del contributo liberale, così com’è stata finora, e impone un maggior rigore a tutte le 20 ASR e alla stessa Federazione nazionale della stampa che, svolgendo attività non commerciale, potranno ricevere il contributo annuale senza  assoggettarlo al pagamento dell’Iva. Ora, al fine di evitare discussioni o fraintendimenti, l’Inpgi predisporrà uno schema di rendicontazione delle spese sostenute e lo invierà alle 20 ASR e alla Fnsi. La somma stanziata dall’Inpgi, nella delibera approvata nell’ultimo Cda, , va considerata come cifra massima erogabile per il 2010, ma provvisoria, perché dovrà essere convalidata alla fine dell’anno dalla rendicontazione obbligatoria, analitica e documentata voce per voce.

Quindi tale cifra potrà essere soltanto ridotta, ma mai aumentata, qualora alcune voci di spesa indicate non fossero adeguatamente documentate e quindi non riconosciute dall’Istituto, che potrà conguagliarle dal contributo previsto per l’anno successivo.

Una “rivoluzione” sottolineata dallo stesso presidente dell’Istituto, Andrea Camporese: “L’erogazione – dice- passa da contributo liberale a erogazione a fronte di servizi. Ora la proposta è di andare a modificare le convenzioni in essere ormai da 15 anni”. E aggiunge una cosa importante: “Alcune Associazioni hanno visto crescere il proprio stanziamento in presenza di un numero di iscritti inferiore a quello di altre Associazioni, che percepivano un contributo minore. Questo disallineamento va sanato”.

Una buona notizia, per esempio, per la Puglia, che era tra le regioni discriminate. Ad esempio, a fronte di 1.391 iscritti (863 Inpgi1, 487 Inpgi 2, 41 “superstiti”, ovvero vedove e familiari di colleghi defunti) nel 2009 ha percepito 56.081 euro contro i 72.634 euro intascati dal Friuli a fronte di 1.330 iscritti. Con la nuova tabella, per il 2010, l’ARS della Puglia riceverà un contributo annuale di 75.808 euro contro i 58.700 previsti prima della perequazione decisa dal Cda.

Ancora una buona notizia, stavolta per tutti quei colleghi che dovessero trovarsi in difficoltà nel pagamento dei mutui Inpgi. Con la delibera approvata dal Cda, l’Istituto ha deciso una misura di sospensione del pagamento delle rate di mutuo, nel momento in cui si dovesse verificare un evento che possa ridurre la capacità di rimborso degli intestatari del mutuo stesso.

Un accordo che prevede la sospensione del rimborso dei mutui per almeno 12 mesi, e per una sola volta, anche nei confronti di clienti con ritardi nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivi. Ed è allo studio una simile moratoria anche per gli affitti, nei confronti di quei colleghi che si dovessero trovare in condizione disagiata e improvvisa, tale da non poter pagare il fitto per qualche tempo.

Cristiana Cimmino
Sindaco Inpgi
Senza Bavaglio

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