I tre sono Sergey Kadzhikurbanov, un ex agente speciale degli Interni, e i due fratelli Ibrahim e Dzherbrayl Makhmudov, finiti alla sbarra come informatori e ‘aiutanti’ del killer, mai arrestato. Mai cercato d’altronde dalla giustizia russa nemmeno il mandante del terribile assassinio.
Un processo farsa si è trasformato in burla.
Nessuno pagherà per la morte di Anna come per gli altri 200 giornalisti uccisi nella Federazione russa negli ultimi anni.
Associazione ANNAVIVA
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