Stipendi non pagati dal maggio 2017: pignorata la testata “l’Unità”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Il 4 gennaio 2018 è stata depositata, a cura degli Avvocati Iolanda Giordanelli e Valerie Stella De Caro del Foro di Cosenza, presso la Sezione per la Stampa e l’informazione del Tribunale di Roma, formale istanza per la trascrizione del pignoramento della storica testata giornalistica “LUnità”.

Dal maggio 2017 la società “Unità s.r.l.”, proprietaria della testata giornalistica “LUnità”, non ha più provveduto al pagamento del salario dei giornalisti alle proprie dipendenze.

In seguito alla palese violazione dei propri diritti, i lavoratori si sono rivolti in prima istanza, con l’assistenza degli Avvocati Giordanelli e De Caroalla società debitrice, affinché ripristinasse la legalità violata. In difetto di riscontro è stato necessario il ricorso all’Autorità giudiziaria, nella specie il Tribunale di Roma, sezione lavoro, che ha accolto i ricorsi presentati dai legali dei lavoratori ed ha emanato una serie di decreti ingiuntivi cui sono seguiti molteplici pignoramenti della testata, che potrebbe essere dunque venduta coattivamente.

Nel 2015 sulla sua pagine Facebook Maria Elena Boschi salutato con questo commento sull’Unità che riprendeva le pubblicazioni: “Il ritorno de L’Unità è una bella storia, da tanti punti di vista.

È la storia di un giornale che torna in edicola quando invece tante testate purtroppo hanno dovuto chiudere.

Riaprire L’Unità è un’altra promessa mantenuta dal PD.

È una voce in più, autorevole e qualificata, nel mondo dell’informazione italiana. Mai come in questo momento storico abbiamo bisogno di pluralismo e non di conformismo.

Abbiamo bisogno di avere occasioni di confronto e di discussione e di lasciare spazio alla curiosità. Dopo tante pagine importanti di storia, abbiamo bisogno di scrivere nuove pagine di futuro insieme.

Un grosso in bocca al lupo al nuovo direttore Erasmo D’Angelis e a tutta la redazione.
Bentornata Unità!” .

Il commento lo lasciamo ai nostri lettori.

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