Le opposizioni alla FNSI eleggono Alessandro Galimberti presidente dell’Ordine della Lombardia

Da Ansa
Milano, 16 ottobre 2017

Alessandro Galimberti è il nuovo presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Lo ha eletto il nuovo Consiglio, composto da 6 professionisti e 3 pubblicisti, che si è insediato oggi. Galimberti prende il posto di Gabriele Dossena, che ha retto la presidenza dell’Ordine della Lombardia dal 4 giugno 2013. E’ stato eletto vicepresidente Francesco Caroprese con 3 voti, tesoriere Franco Ordine con 6 preferenze e segretario Lucia Bocchi con 7 sì.

Alessandro Galimberti

“Eserciteremo questo mandato consapevoli della grande responsabilità che abbiamo ricevuto, non solo nei confronti di tutti gli iscritti ma anche – ha commentato Galimberti – di tutti i destinatari dell’informazione. Deontologia, autorevolezza e serietà saranno i principi ispiratori di questa Consiliatura, con un occhio di riguardo alla formazione professionale continua e alla tenuta degli Albi”.

Galimberti, 51 anni, lavora al Sole 24 Ore, redazione Norme e Tributi, dal 2007. Si occupa di giustizia, diritto del web e fiscalità internazionale ed è stato Presidente dell’Unione nazionale cronisti dal maggio 2015. Come consigliere dell’Unione cronisti con delega ai temi giudiziari, ha presentato due relazioni tecniche alle Commissioni giustizia di Camera e Senato (2009 e 2012) con proposte emendative ai disegni di legge su diffamazione, carcere ai giornalisti e responsabilità penale ex dlgs 231 delle aziende editoriali. (ANSA)

Il nuovo presidente dell’Ordine della Lombardia è espressione delle tre componenti in opposizione alla maggioranza che governa la FNSI e l’INPGI, Senza Bavaglio (guidata da Massimo Alberizzi), Unità Sindacale (il cui leader è Daniela Stigliano) e Movimento Informazione e Libertà (che fa capo a Franco Abruzzo). Uno dei primi compiti della nuova dirigenza sarà quello di attuare una revisione degli albi, che oggi non rappresentano più la realtà giornalistica, e controllare etica e deontologia anche in riferimento alla gestione della scuola di giornalismo, ai corsi di formazione continua e a quelli di preparazione all’eseme di Stato.

Garantire la completa trasperenza di ciò che accade all’interno dell’Ordine e dei suoi lavori sarà un altro degli impegni della nuova dirigenza, cui hanno aderito anche i nuovi eletti lombardi nel Consiglo Nazionale dell’Ordine dei giornalisti, dove le camarille e i gruppi di potere stanno già facendo i loro giochi per occupare sedie e poltrone.

E’ bene infine ricordare che all’Ordine della Lombardia non sono previsti gettoni di presenza, regolarmente pagati ai consiglieri di altri Ordini regionali. Per il Lazio, per esempio, si arriva a 480 euro a seduta. Una cifra esorbitante che inoltre è tenuta rigorosamente riservata e non è pubblicizzata. Cosa devono pensare i colleghi che per il loro lavoro ricevono due o tre euro ad articolo?

s.b.

 

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