Addetto stampa cercasi. Due i candidati, uno solo a colloquio, e viene scelto

Speciale per Senza Bavaglio
Medea Garrone
Genova, 16 luglio 2017

Una telefonata ti allunga (forse) il contratto di lavoro. Che poi è un po’ come dire che ti allunga la vita, visti i tempi, duri soprattutto per disoccupati e precari. Dunque è quello  che speravano Pietro Pisano e Pasquale Violi, gli unici due ad aver partecipato a un bando come addetto stampa per uno dei più grandi ospedali europei, il San Martino-Ist di Genova. Dunque anche in questo caso, ripensando al noto spot del 1993 con Massimo Lopez che si salva stando al telefono, è proprio la comunicazione a essere protagonista. Anche se qui, però, è mancata. Infatti a Violi il famoso “le faremo sapere”–via mail, raccomandata- Pec o telefono- non è mai arrivato, perché mai invitato a presentarsi al colloquio (come spiegato nell’intervista dell’11 luglio scorso a Marco Preve de La Repubblica, sottolineando: “quel posto significava dare una svolta alla mia vita”).

Si è invece prontamente presentato Pisano, che già per due mesi aveva ricoperto lo stesso incarico per il nosocomio ligure. Stavolta, però, si parla di un contratto con stipendio da 44 mila euro all’anno più Iva. E che molti giornalisti liguri, tra precari e disoccupati, attendevano con ansia,  ma di cui non avevano saputo nulla (mentre tra l’altro tra i due aspiranti l’uno, Violi, è un freelance calabrese). E allora perché solo in due hanno partecipato al bando, e uno solo, Pisano, ha saputo la data dell’orale? Anche perché il bando, deciso il 24 aprile, scadeva il 9 maggio e vedeva assunto Pisano dal 26 maggio.

Da qui alcuni giorni fa l’Associazione Ligure dei Giornalisti si è rivolta direttamente al presidente della Regione Giovanni Toti e all’assessore alla sanità Sonia Viale parlando di “opacità” della selezione del “bando per pochi intimi” e dicendo: “Stigmatizziamo questo risultato, frutto della scarsa pubblicità data al bando di selezione, apparso solo sul sito del San Martino- Ist, tanto da suscitare più di un interrogativo”. E affermando che “La controprova è la ben diversa partecipazione alla selezione attivata qualche tempo prima dalla Asl 5 di Spezia dove a fronte di una dotazione economica molto inferiore, all’avviso pubblico hanno risposto 62 candidati anche grazie ad una forte pubblicizzazione del bando attraverso il sito dell’Ordine dei giornalisti della Liguria e quello dell’ALdg”.

Cosa che “non è potuta avvenire per il bando del San Martino-Ist, mai inviato né all’Associazione né all’Ordine dei giornalisti della Liguria anche se, quest’ultimo, aveva designato un suo componente nella commissione d’esame”.

La Regione Liguria e i suoi organi di stampa sono inoltre tirati in ballo anche dal Movimento 5 Stelle, che sul caso ha deciso alcuni giorni fa di fare un esposto alla Procura, spiegando in un comunicato stampa della portavoce, Alice Salvatore, che: “Quello che sembra emergere è un iter quantomeno inusuale e poco trasparente per un incarico pubblico prestigioso, e ben remunerato, come questo. Nonostante il bando fosse di sicuro interesse per i giornalisti e la Regione avesse preso da tempo con l’Ordine stesso precisi impegni a favore di bandi di settore, l’avviso non è mai stato pubblicizzato dalla Regione presso l’Odg. Un fatto irrituale, come dimostra un precedente bando, molto meno appetibile, che invece era stato ampiamente pubblicizzato presso gli aderenti all’Ordine. Perché questo silenzio?”

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, con l’assessore alla Sanità, Sonia Viale

Nonostante il direttore sanitario dell’ospedale Giovanni La Valle avesse spiegato: “Noi il 26 aprile informammo l’Ordine dei giornalisti con una mail e il 16 pubblicammo sul sito la delibera con i nomi degli ammessi, cioè due. Abbiamo seguito perfettamente le norme.”

Eppure i pentastellati evidenziano anche che il vincitore, Pisano, “in un recente passato ha ricoperto la funzione di responsabile della comunicazione del Verona Calcio, squadra di cui era allora direttore tecnico Enrico Nicolini, padre di Jessica Nicolini, attuale capo redattore dell’Agenzia Regione Liguria News e numero uno della comunicazione, istituzionale e non solo, di Toti. Coincidenze che rafforzano il timore che potremmo trovarci di fronte a una situazione non limpida e su cui va fatta assolutamente chiarezza, per sgombrare ogni dubbio da possibili sospetti di favoritismo o, peggio, nepotismo, all’interno delle istituzioni regionali. In gioco ci sono i soldi dei cittadini, l’efficienza del servizio pubblico e la credibilità stessa delle istituzioni”.

Insomma, sembra che nell’ambito della comunicazione, proprio quella istituzionale presenti spesso delle lacune, poiché anche in precedenza, al momento della nomina del vice capo redattore della Regione Liguria, il bando di concorso in un primo tempo era stato contestato dall’Odg della Liguria, che aveva fatto ricorso, poi vinto.

Intanto, come spiegato da Marco Preve su La Repubblica, sia l’escluso Pasquale Violi sia l’Ordine dei Giornalisti della Liguria stanno pensando di ricorrere al Tar.

Medea Garrone
Senza Bavaglio
mede.garrone77@gmail.com

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