Alla Casagit è proprio la salute che conta?

Senza Bavaglio
Roma, 4 luglio 2017

Si sono concluse con un testa a testa le votazioni per il rinnovo degli organi direttivi della Casagit. Alla fine ha vinto per un soffio la maggioranza spalleggiata dal sindacato che ha messo sul piatto della bilancia il segretario della Federazione della Stampa, Raffaele Lorusso. Lorusso ha rivendicato il diritto del sindacato di dire l’ultima parola nella gestione della nostra salute. E i delegati gli hanno creduto. Ora occorrerà vedere se la FNSI sarà in grado di distruggere la Casagit, come ha già fatto con l’INPGI.

Già perché la FNSI, più che interessata alla salute è interessata ai soldi della nostra Cassa. Riceve, infatti, un milione e 700 mila euro dalla Casagit, denaro che viene sottratto alla tutela delle condizioni sanitarie dei giornalisti.

La FNSI che ha già sottoscritto con gli editori contratti che hanno privato i giornalisti dei loro diritti, che hanno incrementato i loro doveri, che hanno distrutto la vita di decine di famiglie sarà in grado di distruggere anche la Casagit e quindi la salute dei colleghi? I nostri membri del consiglio di amministrazione, Carlo Gariboldi, Chiara Roverotto, Luciano Azzolini, Paola d’Amico, faranno di tutto per impedirglielo.

Resta il fatto che la Casagit resta in mano delle opposizioni a Milano e a Roma. Solo un sistema iniquo che dà un potere immenso alle piccole regioni, che rappresentano più o meno il 25 per cento degli iscritti, ha permesso al sindacato di vincere. Da notare che il presidente uscente, Daniele Cerrato, è arrivato sesto. Oserà ricandidarsi ancora alla presidenza per un terzo mandato che viola lo statuto? Pensate poi che l’opposizione, che è grande maggioranza nel Lazio, resta fuori dal Consiglio d’Amministrazione della Casagit. A noi questo non sembra democrazia. Anzi, ci sembra vergognoso.

Un ringraziamento particolare ai candidati che hanno combattuto con noi questa battaglia: Rossella Lama, Donatella Speranza, Michele Manzotti, Corrado Chiominto. Congratulazioni a Carlo Gariboldi, Paola D’Amico, Chiara Roverotto e Luciano Azzolini.

Ma un grazie anche a chi è rimasto nelle retroguardie ma che, come si sa, riveste un ruolo assai importate in queste battaglie: Daniela Stigliano, Mario Antolini, Massimo Alberizzi, Costantino Muscau, Letizia Mosca, Laura Verlicchi, Simona Fossati e Franco Abruzzo.

Un gesto di disprezzo (ce lo consentite?) verso chi ha tradito la coalizione per meri interessi personali.

Senza Bavaglio
senzabavaglio@senzabavaglio.info
@sbavaglio

Questi i risultati finali:

Eletti:
Giampiero Spirito (Controcorrente) 44 voti
Gianfranco Giuliani (Controcorrente) 41 voti
Carlo Gariboldi (Opposizione) 40 voti
Gianfranco Summo (Controcorrente) 40 voti
Marisa La Penna (Controcorrente) 40 voti
Daniele Cerrato (Controcorrente) 39 voti
Andrea Artizzu (Controcorrente) 38 voti
Grazia Maria Napoli (Controcorrente) 37 voti
Luciano Azzolini (Opposizione) 36 voti
Chiara Roverotto (Opposizione) 35 voti
Paola D’Amico (Opposizione) 34 voti

Non eletti:
Donatella Speranza (Opposizione) 32 voti
Rossella Lama (Opposizione) 32 voti
Corrado Chiominto (Opposizione) 32 voti
Antonello Capone (Controcorrente) 30 voti
Michele Manzotti (Opposizione) 28 voti

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