Fondo 2015/ Simona Fossati

Simona Fossati, una vita passata a difendere i colleghi più deboli

Ha cominciato a Cosmopolitan dove è diventata Beauty Editor. Contrattualizzata si è dimessa e ha scelto la libera professione, collaborando con televisioni, quotidiani e periodici.

E’ nota per il suo impegno e per la sua determinazione nel tutelare gli interessi dei colleghi. E’ stata Consigliere di Amministrazione dell’INPGI, in rappresentanza della Gestione Separata, dal 2008 al 2012, dove ha proposto e sostenuto iniziative a favore degli iscritti contribuendo anche a realizzare quella che da molti è stata definita “la rivoluzione” dell’INPGI 2. Non fa parte dell’attuale Comitato amministratore che praticamente ha fatto poco o nulla per i colleghi.


E’ stata segretario dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti e delegata agli ultimi sei congressi, ma stando all’opposizione e criticando la gestione del sindacato. Ciononostante non è una sindacalista a tempo pieno e considera il lavoro come parte integrante della sua attività. Ha ideato l’organismo di base dei freelance, che, secondo lo statuto della FNSI, avrebbe dovuto essere uno strumento necessario alla tutela della libera professione. Una mozione che obbligava la dirigenza sindacale alla sua realizzazione, approvata all’unanimità al congresso della FNSI di Saint Vincent, è stata disattesa nonostante l’impegno congressuale sia vincolante.

Nel giugno 2009 ha fondato insieme a un gruppo di colleghi l’Unione Sindacale Giornalisti Freelance (USGF) di cui è portavoce.  Coautrice di due manuali sulla professione giornalistica.

E’ consigliere d’amministrazione uscente del Fondo Complementare, unico membro dell’opposizione.

Indietro

Condividi questo articolo

more recommended stories