PENSIONE COMPLEMENTARE/Più personale e controlli

Il Fondo per la pensione complementare amministra la bella cifra di 400 milioni di euro, che nei prossimi quattro anni diventeranno 500, pari a mille miliardi delle vecchie lire. Non c’è che dire, si tratta di una gran massa di quattrini. E’ chiaro quindi che per far funzionare a dovere il tutto non basta il personale che ci lavora oggi, ce ne vuole di più.

E’ inoltre opportuno che i fondi di investimento che gestiscono il capitale del Fondo suddiviso per le tipologie di investimento scelte dai singoli iscritti, prudenti o più aggressive e rischiose, siano controllate da società specializzate e da un comitato di esperti.

Ricordiamo che l’Inpgi è vigilata anche da più di un ministero e ha come consulente per gli investimenti la società londinese Mangusta Risk. E’ bene che anche il Fondo per la pensione complementare abbia un’agguerrita società di consulenza che controlli periodicamente, ogni settimana, l’operato dei singoli fondi di investimento.

 

Pino Nicotri
(Senza Bavaglio, consigliere della Lombarda, candidato per il CdA del Fondo per la pensione complementare)

 

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