Il futuro dei giovani lo assicura solo un lavoro dignitoso (di Pino Nicotri)

Vedo che perfino nei programmi elettorali per le votazioni per l’Inpgi si insiste a dire che l’Inpgi deve garantire un futuro e una pensione ai giovani. Nulla di più demagogico e irresponsabile.

Il futuro ai giovani è ovvio che NON può garantirlo l’Inpgi, ma solo la politica economica e in particolare quella di stimolo all’occupazione fatta dal governo, dal parlamento e dalle singole Regioni. Che NON si trovano a Roma in via Nizza 35, sede dell’Inpgi, bensì a Montecitorio, palazzo Madama, palazzo Chigi (rispettivamente sedi della Camera dei deputati, del Senato e della presidenza del Consiglio, cioè del governo nazionale italiano)  e nelle sedi delle varie giunte e consigli regionali.

La futura pensione ai giovani di oggi la si assicura assicurando loro un lavoro dignitoso e duraturo. Assicurando cioè loro un futuro, diverso dal presente. E il futuro ai giovani di oggi lo si assicura facendo massicci investimenti nell’apparato produttivo, nella ricerca scientifica, negli ammodernamenti tecnologici, nelle infrastrutture, ecc. Tutte cose che NON può certo fare l’Inpgi. Ma allora, perché certe liste e certi candidati elettorali continuano a blaterare che l’Inpgi “deve garantire un futuro e una pensione ai giovani”?

Forse insistono con tale litania per coprire le proprie responsabilità. Infatti i vertici sindacali della Fnsi, dei quali fanno parte le componenti e i candidati in questione e che sono rappresentati anche dentro l’Inpgi, da anni stanno facendo passare contratti nazionali ed accordi con la controparte, cioè con gli editori, che anziché migliorare l’occupazione – e di conseguenza le entrate nella casse dell’Inpgi – la deprimono. Da quando un governo di centrosinistra s’è inventato la “flessibilità” a base di contratti a tempo determinato, a progetto, ecc., per “fare emergere il lavoro nero”, è pian piano andato in malora anche il lavoro che nero non era. Il che alla lunga può provocare danni anche all’Inpgi, rendendole difficile non solo “assicurare un futuro e una pensione ai giovani”, ma anche assicurare le pensioni a chi è già in pensione, i mutui a chi ne ha bisogno per la casa, i prestiti e i contributi ai disoccupati.

Insomma, tra chi è stato eletto in passato e tra chi si candida oggi ci sono anche sindacalisti della Fnsi di fatto responsabili di una linea sindacale che non sta irrobustendo l’Inpgi. E neppure l’occupazione. Tanto meno quindi “il futuro e la pensione dei giovani”. Altro che il loro blablablà demagogico e retorico.

Pino Nicotri

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