MINZOLINI/Ospiti “Informatori”? Ma de che?

E dunque Augusto Minzolini, il direttore del Tg1 della Rai, è stato rinviato a giudizio per peculato. Tra ristoranti e grandi alberghi con annesso ospite in camera,  gli si addebita di avere speso troppo disinvoltamente ben 65.000 euro con la carta di credito della Rai, cioè di quattrini di tutti noi che paghiamo il canone.

Vedremo cosa diranno i magistrati, per ora ci limitiamo a rilevare che mentre noi di quei 65.000 euro diciamo “avere speso” a Roma invece direbbero “esserseli magnati”. Inoltre, a giudicare dalle foto pubblicate sui giornali, la presenza in quelle camere solo di un lettone matrimoniale più che a ospiti in stanza fa pensare a ospiti in letto. Del resto si sa, e la regola vale per (quasi) tutti quando si è in trasferta rimborsata, “la carne è debole” e “l’uomo è cacciatore”.

Noi però prestiamo la più assoluta fede, e ci crediamo ciecamente, a ciò che Minzolini dice a sua difesa. E trattandosi di “colazioni”, ma anche di “notti di lavoro”, siamo d’accordo col fatto che si rifiuti di fare i nomi degli ospiti. Io non li ho mai fatti, e a dire il vero nessuno si è mai sognato di compiere la scorrettezza di chiedermeli. Ci convince meno il rifiuto, stando a quanto si legge sui giornali, di indicare ogni volta di quale “lavoro” si trattasse. Non indicare i nomi degli informatori va bene, anzi va benissimo, ma che io ricordi si deve ogni volta indicare in nota spese di quale servizio o comunque di quale lavoro si sia trattato.

Il problema però è un altro, e mi pare irrisolvibile. Vale a dire: essendo storicamente assodato che il Tg1 di Minzolini è passato alla storia per NON avere mai trasmesso notizie e informazioni, se non d’agenzia e comunque MAI di rilievo, oltre alle opinioni dello stesso Minzolini, di cosa lo informavano gli informatori suoi ospiti a pranzo e/o a cena e in camera d’albergo by night? 65.000 euro divisi per 14 mesi fanno una media di 4.642 e rotti euro al mese,  a loro volta pari a 215 euro al giorno, sabato, domenica, giorni festivi e ferie comprese. Ohè, con 215 euro al giorno per ben 420 giorni filati di notizie clamorose ne arrivano di sicuro a iosa! Roba da scoop a ripetizione. Ma dove sono andate a finire le notizie e gli scoop, visto che il Tg1 NON ha trasmesso né notizie né scoop?

A Roma direbbero: “Informatori? Ma de che?”. Siamo signori, perciò evitiamo di aggiungere cosa direbbero per le “informatrici”.

Pino Nicotri
Senza Bavaglio
Consigliere generale Inpgi
Consigliere Lombarda

 

 

 

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