PRECARI E FREELENCE/Le rocambolesche contorsioni del sindacato dei giornalisti per saltare sul movimento
Che meraviglia: per i precari, i freelance, i sottopagati e tutta l’orda di miserabili che a denti stretti continuano a permettere ai giornali di uscire, c’è pure la presenza della Commissione Lavoro Autonomo dell’Associazione Lombarda Giornalisti, costituita nel 2010, che alza la testa.
E’ un vero piacere e una grande soddisfazione prendere atto che con un tempismo eccezionale, dopo che dal 1994 denunciamo la devastante situazione in cui versano tutti coloro che non sono assunti, anche altri se ne siano accorti. Ma è con stupore che non vediamo alcuna proposta. Come? Si denuncia, si brontola, ma non si agisce? Ma certo, che dimenticanza: tutto rientra nella logica Fnsi che prende in giro da anni i freelance, che crea commissioni inutili e non dà vita all’organismo di base (peraltro approvato al congresso nazionale, alla faccia della correttezza). Già, come quando Siddi a Bologna e a Roma usava i fantasmi freelance urlando nel megafono, per poi lasciarli soli, come sempre, quando si trattava di difenderli. Complimenti! Siamo fieri di questo sindacato che non ci considera, dunque non ci appartiene: e davvero è arrivato il momento di dire Basta! Ma basta a tutto, compresa questa dirigenza poltronara e acchiappavoti che si occupa solo di se stessa, aggrovigliata in logiche che non ci appartengono. E’ ora di cambiare, anche creando nuove realtà.
Marilisa Verti
Senza Bavaglio
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