MARILISA VERTI: Le agenzie

– ROMA, 11 APR – È morta Marilisa Verti, giornalista freelance, 56 anni, membro della componente interna della Fnsi ‘Senza Bavaglio’.

«La notizia della sua morte, improvvisa, purtroppo è vera e non è un fantasma – si legge in una nota delle Fnsi -, come lei aveva imparato a travestirsi per denunciare i drammi dei giornalisti senza prospettiva, precari e di poche speranze per il futuro, anche a 50 anni e più.

Una tragedia che sconvolge tutti coloro che l’hanno conosciuta,  che l’hanno avuta al fianco in tante battaglie, anche tenace e leale personalità competitiva, protagonista , sul terreno delle idee e delle azioni sociali, nel Sindacato dei giornalisti e nel movimento più vasto per la lotta al lavoro sommerso e precario». «Ancora sabato scorso – prosegue la nota -, Marilisa era in prima linea. Domenica una pausa nella inesauribile attività sociale, l’avviso di un dolore intenso e la morte. Marilisa Verti non è un fantasma. È (ne parliamo al presente perchè così la sentiamo tra noi) una donna e una giornalista vera, una persona vitale nel paesaggio delle attività sociali per le libertà, i diritti, la dignità del lavoro in tutte le sue espressioni. I suoi »fantasmi«, visti in piazza in tante manifestazioni, sono una denuncia permanente per far conoscere e capire i drammi di chi non sta nei libri paga regolari, anche delle imprese editoriali, e per chi i Cud certificano una vita da fantasmi». La giornalista si è spenta per un aneurisma cerebrale a Borgotaro (Parma) di cui era originaria. La quasi totalità della sua attività si è svolta a Milano. Professionista, era stata fra l’altro direttrice di ‘Società Civilè e redattrice dell’ ‘Europeo’, prima di scegliere l’attività di free-lance. Era una delle fondatrici di ‘Senza Bavaglio’, componente della Fnsi. Doveva sposarsi in giugno. Marilisa Verti inventò anche i cosidddetti ‘fantasmì cioè quei giornalisti precari che si sono vestiti di lenzuoli bianchi durante le proteste sindacali in giro per l’Italia. «Aveva un a grandiosa umanità – ricordano gli amici e colleghi Massimo Alberizzi e Simona Fossati – lavorava sempre per gli altri senza chiedere nulla per se e sopratutto si dedicava a chi non avva lavoro o guadagnava poco o pochissimo». L’Associazione lombarda dei giornalisti, nelle parole del suo presidente Giovanni Negri, «esprime l’enorme dispiacere della nostra collettività per una collega gentile, onesta e molto attiva nel sindacato». (ANSA)
CAS
11-APR-11 18:37 NNN

GIORNALISTI: È MORTA MARILISA VERTI; FNSI,SIMBOLO DRAMMA PRECARI =
(AGI) – Roma, 11 apr. – È morta improvvisamente, a causa di un malore fulminante, Marilisa Verti, 56 anni, giornalista freelance, «giornalista fantasma» la definisce in un comunicato la Fnsi, ricordando la sua condizione di precaria e al tempo stesso il forte impegno per i precari nel mondo del giornalismo. E la Fnsi ne ricorda la «divisa di battaglia» e la forza di un magnetico solidarismo. «La notizia della sua morte, improvvisa, purtroppo è vera – dice la nota della Fnsi – e non è un fantasma, come lei aveva imparato a travestirsi per denunciare i drammi dei giornalisti senza prospettiva, precari e di poche speranze per il futuro, anche a 50 anni e più. Marilisa Verti, una carica positiva e critica permanente, animatrice della vita associativa della categoria e dei coordinamenti dei colleghi che vivono la condizione del giornalista senza contratto sicuro, stavolta non è sparita dietro un lenzuolo bianco con due fori agli occhi, la sua ‘divisa di battaglià: è scomparsa, stroncata da un malore fulminante». Una tragedia «che sconvolge tutti coloro che l’hanno conosciuta, che l’hanno avuta al fianco in tante battaglie, anche tenace e leale personalità competitiva, protagonista nella componente interna della Fnsi ‘Senza Bavagliò, sul terreno delle idee e delle azioni sociali, nel sindacato dei giornalisti e nel movimento più vasto per la lotta al lavoro sommerso e precario». Ancora sabato scorso, nel giorno delle manifestazioni di piazza dei precari, «Marilisa era in prima linea. Domenica una pausa nella inesauribile attività sociale, l’avviso di un dolore intenso e la morte. Marilisa Verti non è un fantasma. È (ne parliamo al presente perchè così la sentiamo tra noi) una donna e una giornalista vera, una persona vitale nel paesaggio delle attività sociali per le libertà, i diritti, la dignità del lavoro in tutte le sue espressioni». Nel comunicato la Fnsi sottolinea che i «fantasmi» rappresentati da Marilisa «visti in piazza in tante manifestazioni, sono una denuncia permanente per far conoscere e capire i drammi di chi non sta nei libri paga regolari, anche delle imprese editoriali, e per chi i Cud certificano una vita da fantasmi. La Fnsi saluta Marilisa Verti con affetto, partecipa al dolore dei familiari, rivive la forza della sua magnetica solidarietà». (AGI)

Vic
111810 APR 11
NNN

GIORNALISTI: FNSI, CORDOGLIO PER PREMATURA SCOMPARSA DI MARILISA VERTI = ‘LA FREELANCE CHE DENUNCIAVA I DRAMMI DEI COLLEGHI SENZA PROSPETTIVÀ
Roma, 11 apr. (Adnkronos) – «La notizia della sua morte, improvvisa, purtroppo è vera e non è un fantasma, come lei aveva imparato a travestirsi per denunciare i drammi dei giornalisti senza prospettiva, precari e di poche speranze per il futuro, anche a 50 anni e più» Così la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) annuncia l’improvvisa morte di Marilisa Verti, giornalista freelance, di 56 anni. «Una carica positiva e critica permanente – si legge in una nota – animatrice della vita associativa della categoria e dei coordinamenti dei colleghi che vivono la condizione del giornalista senza contratto sicuro, stavolta non è sparita dietro un lenzuolo bianco con due fori agli occhi, la sua ‘divisa di battaglià: è scomparsa, stroncata da un malore fulminante». «Ancora sabato scorso Marilisa era in prima linea. Domenica una pausa nella inesauribile attività sociale, l’avviso di un dolore intenso e la morte.Una tragedia – prosegue la Fnsi – che sconvolge tutti coloro che l’hanno conosciuta, che l’hanno avuta al fianco in tante battaglie, anche tenace e leale personalità competitiva, protagonista nella componente interna della Fnsi ‘Senza Bavagli’, sul terreno delle idee e delle azioni sociali, nel Sindacato dei giornalisti e nel movimento più vasto per la lotta al lavoro sommerso e precario». La Fnsi saluta Marilisa Verti con affetto, partecipa al dolore dei famigliari, rivive la forza della sua magnetica solidarietà«, conclude la nota.
(Fei/Ct/Adnkronos)
11-APR-11 18:13
NNN

GIORNALISTI, IMPROVVISA MORTE DI MARILISA VERTI
La Fnsi ne ricorda la «divisa di battaglia» e la forza di un magnetico solidarismo
Roma, 11 APR (Il Velino) – «La notizia della sua morte, improvvisa, purtroppo è vera e non è un fantasma, come lei aveva imparato a travestirsi per denunciare i drammi dei giornalisti senza prospettiva, precari e di poche speranze per il futuro, anche a 50 anni e più. Marilisa Verti, giornalista freelance, 56 anni, una carica positiva e critica permanente, animatrice della vita associativa della categoria e dei coordinamenti dei colleghi che vivono la condizione del giornalista senza contratto sicuro, stavolta non è sparita dietro un lenzuolo bianco con due fori agli occhi, la sua ‘divisa di battaglià: è scomparsa, stroncata da un malore fulminante». Si legge in una nota della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. «Una tragedia che sconvolge tutti coloro che l’hanno conosciuta, che l’hanno avuta al fianco in tante battaglie, anche tenace e leale personalità competitiva, protagonista nella componente interna della Fnsi ‘Senza Bavagliò, sul terreno delle idee e delle azioni sociali, nel Sindacato dei giornalisti e nel movimento più vasto per la lotta al lavoro sommerso e precario. Ancora sabato scorso, Marilisa era in prima linea. Domenica una pausa nella inesauribile attività sociale, l’avviso di un dolore intenso e la morte. Marilisa Verti non è un fantasma. È (ne parliamo al presente perchè così la sentiamo tra noi) una donna e una giornalista vera, una persona vitale nel paesaggio delle attività sociali per le libertà, i diritti, la dignità del lavoro in tutte le sue espressioni. I suoi ‘fantasmì, visti in piazza in tante manifestazioni, sono una denuncia permanente per far conoscere e capire i drammi di chi non sta nei libri paga regolari, anche delle imprese editoriali, e per chi i Cud certificano una vita da fantasmi. La Fnsi saluta Marilisa Verti con affetto, partecipa al dolore dei famigliari, rivive la forza della sua magnetica solidarietà»

 

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