FNSI/Riforme e ostacoli, il caso dell’USGF

“(…) Un mese fa il governatore Draghi ha ricordato uno scritto preveggente di Carlo Cipolla, I decenni del declino, 1620-1680, in Storia facile dell’economia italiana (Mondadori, 1995): ‘All’inizio del Seicento la ricchezza italiana era seconda solo all’Olanda. Tre generazioni più tardi l’Italia era un Paese sottosviluppato. Le cause: salari non coerenti con la produttività, un elevato carico fiscale e il potere delle corporazioni che bloccarono l’innovazione’”.


Francesco Giavazzi

21 gennaio 2011

 

Sono le parole finali del fondo di Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera del 21 gennaio 2011.

 

Io ci vedo anche qualcosa che riguarda da vicino la nostra situazione sindacale. Le corporazioni di cui parlava Cipolla e parla ora Giavazzi assomigliano a ciò che è diventata la FNSI. E le innovazioni bloccate le ritrovo nell’USGF, l’organismo di base dei freelance che i corporativi ostacolano: innovazione che rivolterebbe il modo di conduzione delle relazioni industriali nel mercato giornalistico.

 

Ma proprio per questo l’organismo di base non s’ha da fare. Sarebbe una rivoluzione. Anzi, sarebbe una riforma. Il che mette ancora più paura ai conservatori/corporativi.

 

Alessandro Quami

Senza Bavaglio Roma

www.senzabavaglio.info

www.usgf.it

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